Lega Pro Taranto, Zelatore: «Nessuna istigazione, società è parte lesa»

La presidente del club: «Qualcuno ha collegato l'aggressione ad un comunicato dopo due sconfitte. Anche il presidente della Lega ha esagerato»
Lega Pro Taranto, Zelatore: «Nessuna istigazione, società è parte lesa»

TARANTO - Un vero e proprio agguato durante l'allenamento. È quanto accaduto mercoledì pomeriggio ai ai giocatori del Taranto, allo staff tecnico e ai i dirigenti, aggrediti da circa 30 persone incappucciate. "L'aggressione a giocatori e tecnico è stata strumentalmente collegata, palesemente o subliminalmente, a un comunicato emesso dalla società dopo le brutte prestazioni della squadra in occasione delle sconfitte con Akragas e Messina. Tutto questo è inaccettabile e difenderemo, anche legalmente, l'operato e il buon nome della società" ha commentato Elisabetta Zelatore, presidente del club. 

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IPOTESI DI ADDIO - "Dispiace constatare - ha aggiunto la numero 1 del Taranto - che in tale contesto anche alcuni rappresentanti istituzionali, quali il presidente della Lega Pro, Gravina, abbiano usato espressioni poco gradevoli, ingiustificate e forse frettolose. Da parte della società c'è stata subito una ferma condanna in merito al grave episodio, la società è parte lesa". Elisabetta Zelatore e Antonio Bongiovanni, soci di maggioranza al 93%, hanno infine comunicato davanti ai giornalisti la loro decisione "di voler valutare e riconsiderare, a fine campionato, il futuro impegno nella società e a favore del calcio a Taranto. Contestualmente e responsabilmente, confermano l'impegno a garantire la gestione ordinaria della società fino all'ultima partita della stagione nonchè il massimo impegno affinchè la squadra raggiunga sul campo la permanenza in Lega Pro".

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