© Getty ImagesTORINO - C'è un Real Madrid in grossa difficoltà in campionato, ma ce n'è un altro che, quando le partite contano, porta sempre a casa il risultato. Iniziata con la sorprendente sconfitta in Supercoppa Europea, patita per mano dei cugini dell'Atletico in estate, la tormentata prima era del post-Cristiano Ronaldo ha lasciato in eredità complicazioni a livello di gioco e difficoltà ad andare in gol, ma non ha tolto alle merengues il loro vizio preferito: la vittoria. Primo posto nel girone di Champions, cui si aggiunge un sorteggio benevolo negli ottavi, qualificazione in Coppa del Re ma, soprattutto, ed è notizia di oggi, il trionfo, il terzo consecutivo ed il settimo totale, nell'ambito Mondiale per Club. Il successo dei blancos è schiacciante, figlio di un 4-1 che non lascia spazio a dubbi ed interpretazioni: il titolo di migliore del pianeta arriva grazie alle reti del fresco Pallone d'oro Modric (14'), la perla di Llorente (60') che uccide definitivamente il sin lì generosissimo Al Ain e la firma del solito Sergio Ramos (74'). Nel finale, c'è tempo per la rete della bandiera di Shiotani (86') e l'autorete di Nader (91') che fissa il risultato sul 4-1. Un club in festa ed un singolo nella storia: Toni Kroos è al quinto successo nella competizione (quattro col Real ed uno col Bayern), mai nessuno come lui.