«Invasore italiano finto disabile? È una vergogna»

Il segretario generale della Fifa, Jerome Valcke, si rivolge così nei confronti di Mario Ferri, in arte 'Falco' che ha invaso il campo al 16' di Belgio-Stati Uniti, ottavo di finale del mondiale di calcio in corso a Salvador
«Invasore italiano finto disabile? È una vergogna»
ROMA - "È una vergogna, questa persona è il peggiore esempio e deve essere punita". È durissima la critica che il segretario generale della Fifa, Jerome Valcke, rivolge nei confronti di Mario Ferri, in arte 'Falco'. Ieri il giovane è stato protagonista dell'ennesima invasione di campo della sua 'carriera' durante l'incontro degli ottavi di finale tra Belgio e Stati Uniti all'Arena Fonte Nova di Salvador. Le immagini hanno infatti mostrato che Ferri è sceso in campo dopo essersi alzato dalla sedia a rotelle con cui era entrato allo stadio.

«VERGOGNA» - "La cosa triste è che abbiamo lavorato per garantire l'accesso allo stadio per le persone con disabilità, bisogni speciali e su sedia a rotelle - aggiunge Valcke, come si legge sul sito di Globoesporte che riporta le parole del segretario della Fifa intervenuto alla trasmissione 'Selecao SporTV' -. Questa persona agisce contro tutto ciò che facciamo per garantire un posto a chi ne ha diritto". "Deve essere punito, perché è il peggiore esempio. È una vergogna e un'offesa per tutte le altre persone che erano lì su una sedia a rotelle" conclude Valcke. Durissimo anche il commento del presentatore della trasmissione, il giornalista Barreto, che ha rafforzato la necessità di una punizione per Mario Ferri: "Questa persona appartiene a una delle peggiori categorie possibili fra gli esseri umani. Già una persona che si traveste da disabile merita una punizione, se poi lo fa per invadere il campo, è ancora peggio".

TECNOLOGIA - La Fifa è molto soddisfatta del funzionamento della 'goal line technology' e anche dell'uso dello spray per delimitare la distanza della barriera sui calci di punizione, e adesso "il prossimo passo potrebbe essere di usare il video per aiutare l'arbitro a decidere sul fuorigioco". Lo ha detto il segretario generale Jerome Valcke, intervenendo al programma 'Selecao' di Sport Tv. Valcke ha fatto notare che "questo Mondiale rimarrà nella storia per essere stato il primo a fare ricorso alla tecnologia". È infatti grazie al sistema per capire se il pallone ha varcato la linea che sono stati convalidati dei gol al francese Benzema e alla stella del Costarica Ruiz. "L'aver deciso di utilizzare la 'goal line technology' è stata una mossa perfetta - ha sottolineato il segretario generale della Fifa -. Abbiamo avuto tre o quattro esempi nei quali questo sistema ha contribuito a dimostrare che l'arbitro aveva preso la decisione giusta. Bene anche per lo spray, che finora si usava solo in Sudamerica e ora lo sarà nel mondo intero".

NOVITA' - Ma adesso, visto che le novità sono state promosse, come intende comportarsi la Fifa? "Il prossimo passo nella tecnologia sarà che utilizzeremo il video - ha risposto Valcke -. Certo non c'è un sistema perfetto, come nel caso della linea del gol, per capire se uno sta in fuorigioco, e questo significherebbe aprire il vaso di Pandora, ma posso dire, con certezza, che ne parleremo con l'International Board, che determina le regole del calcio. Sarà una discussione eterna, ma forse bisognerà arrivare al giorno in cui si deciderà di usare questo mezzo del video. Nel calcio comunque bisogna procedere un passo alla volta, senza farlo più lungo della gamba: la cosa sicura è che vogliamo aiutare gli arbitri a non sbagliare. Bisogna cercare sempre di aiutarli a prendere le decisioni migliori".

«GENTE UBRIACA» - "Più che per la sicurezza in se stessa, sono preoccupato dal fatto che alle partite vedo troppa gente ubriaca. C'un consumo di alcol eccessivo da parte degli spettatori". Lo ha detto il segretario generale della Fifa Jerome Valcke, che è intervenuto (e ha parlato a lungo) nella trasmissione 'Selecao' di Sport Tv. Nonostante le invasioni di campo e gli scontri (ma fuori degli stadi) tra brasiliani e argentini e tra gli stessi argentini e i cileni, Valcke non crede che si debba fare di più dal punto di vista della sicurezza "anche se negli stadi per queste ultime otto partite aumenteremo il numero degli steward". "Ma sono rimasto veramente impressionato - ha sottolineato - dal numero di persone ubriache che ho visto e alla quantità di bevande alcoliche che vengono consumate in occasione delle partite. Non so se questa brutta abitudine sia legata in modo specifico a questo torneo, ma di sicuro quando si beve molto poi il rischio di violenze può aumentare". Ma non era stata proprio la Fifa, gli è stato chiesto, a pretendere che fosse liberalizzata la vendita della birra (una famosa marca è tra gli sponsor della federazione calcistica internazionale) negli stadi del Mondiale, abrogando temporaneamente una legge brasiliana che lo vietava? "Non metteremo mai a rischio l'organizzazione o la disputa di una partita - ha risposto Valcke -. Se riterremo che sia necessario limitare il consumo di bevande alcoliche, lo faremo. È difficile che io dica di non vendere una birra, ma posso sempre far vietare di vendere la seconda. È vero che è stata la Fifa a chiedere la liberalizzazione della vendita di birra negli stadi, ma lo avevamo fatto anche nei precedenti Mondiali e non c'erano stati problemi. Stiamo parlando di birra e non di cose 'pesantì, succede ogni parte del mondo, ma qui in effetti sono rimasto un poco preoccupato visto il numero di persone che, a causa dei loro eccessi, non si stavano comportando bene. Anzi, diciamo proprio che erano ubriachi". Ma cosa potrebbe succedere, dal punti di vista dell'ordine pubblico, se ci sarà una finale Brasile-Argentina? "Indipendentemente da chi giocherà la sfida per il titolo - ha spiegato Valcke -, il livello delle misure di sicurezza dovrà essere molto alto, e già stiamo lavorando a tale proposito con le forze dell'ordine brasiliane. Direi che tutto è andato bene, ma per la finale ci sarà un numero sicuramente maggiore di agenti e di forze di sicurezza. Ma ricordo che dell'ordine pubblico il responsabile è il Brasile".

PARLA BLATTER - Joseph Blatter si definisce "un uomo felice" per come stanno andando le cose in questa edizione dei Mondiali brasiliani che considera "un successo organizzativo". Il presidente della Fifa ha fatto un primo bilancio parlando oggi in apertura di un seminario promosso dalla Fifa a Rio de Janeiro. "Sono un uomo molto felice oggi - ha sottolineato il numero 1 della Fifa - per ora la Coppa del Mondo è un successo per questo Paese e un successo per lo sport". Blatter fatto i "complimenti al popolo brasiliano che ha accettato questa Coppa del Mondo". "Dov'è la protesta sociale?" ha esclamato, mentre una dozzina di manifestanti anti-Coppa del Mondo con striscioni criticavano la Fifa all'ingresso dell'edificio che ospitava il seminario. Dall'inizio della Coppa del Mondo - la tesi della Fifa - le manifestazioni anti-Mondiale hanno raccolto 200 persone in media in un Paese che fa 200 milioni abitanti. Tra i successi del Mondiale, Blatter ha citato gli stadi come "opere d'arte", gli ascolti tv che non sono mai stati così elevati e i controlli antidoping, con "risultati positivi fino ad oggi". "E ora - ha concluso Blatter - dita incrociate per le ultime partite da giocare nella stessa atmosfera".

PROTESTE CONTRO FIFA - Una manifestazione di protesta contro la Fifa, a cui stanno prendendo parte circa duecento persone, è in corso a Rio nei pressi del Consolato di Francia, dove si sta svolgendo un seminario della fondazione Getulio Vargas a cui prende parte anche il presidente dell'ente calcistico mondiale, Joseph Blatter. I manifestanti, alcuni dei quali mascherati con dei costumi tipo quelli da Carnevale, esibiscono striscioni e cartelli con scritte di insulti di vario tipo. La situazione, tenuta sotto controllo dalle forze dell'ordine, per ora è tranquilla. Al seminario, nel centro di Rio, prendono parte come relatori anche il Ministro dello Sport Aldo Rebelo e l'ex capitano della Selecao Marcos Cafu, ex 'pendolino' romanista.

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