Kakà rescinde: il Milan risparmia

Il brasiliano al San Paolo fino al 31 dicembre, poi volerà a Orlando. Più leggero di 8 milioni il monte ingaggi rossonero
Kakà rescinde: il Milan risparmia© Ansa

MILANO - Titoli di coda sulla (seconda) vita in rossonero di Ricardo Kakà. Il brasiliano - che continua a tacere e nelle rare occasioni in cui ha parlato pubblicamente nelle ultime settimane ha come fatto finta di a - domani rescinderà il contratto con il Milan. Le certezze arrivate da Stati Uniti e soprattutto Brasile sono state finalmente confermate anche dal club rossonero. Kakà firmerà un biennale con l'Orlando City Soccer e dal primo luglio al 31 dicembre giocherà in prestito nel San Paolo.

 

 

SETTIMANA CALDA - Da Milano - e Forte dei Marmi, dove si è recato per un weekend di relax l'ad Adriano Galliani - arrivano dunque le conferme sull'imminente partenza dell'ex Pallone d'Oro. Domani arriverà in Italia il papà del giocatore, Bosco Leite (che Galliani ha sentito ieri al telefono) e allora l'addio sarà certificato. Il Milan ha dato l'autorizzazione a Kakà per parlare e chiudere il contratto con l'Orlando e il brasiliano ha trovato in fretta l'intesa con la società gestita dall'amico brasiliano Flavio Augusto da Silva: accordo di due anni che gli garantirà uno stipendio sicuramente pari a quello percepito nell'ultima stagione in rossonero (4 milioni), ma non è detto che non sia anche superiore, visto che il trequartista sarà il "designated player", colui che può avere un ingaggio superiore a quello previsto dal salary cap della società. Ma se l'accordo fra Kakà e Orlando era un passaggio quasi scontato, a sbloccare la situazione è il patto raggiunto dal club statunitense - che entrerà ufficialmente nella MLS dal marzo 2015 - e il San Paolo per il prestito di sei mesi del giocatore che così non dovrà rimanere fermo (il Milan era stato chiaro in questo senso: se addio deve essere, che lo sia subito e non a metà stagione). Lo scoglio era lo stipendio di Kakà ed è dunque evidente che Orlando contribuirà per più del 50%, visto che per il San Paolo era impossibile garantire anche solo 2 milioni a Kakà (a dire il vero la famiglia Leite ha ancora dei dubbi sulle possibilità dei brasiliani, ma questo è un problema che al Milan non interessa). Dunque domani Kakà rescinderà con il club rossonero, martedì verrà presentato da Orlando (visite mediche la mattina, firma del contratto e poi giro della città sul camion dei pompieri), mentre lunedì 7 sarà il turno della conferenza stampa con il San Paolo. «L'unico investimento che può essere fatto e ci darebbe un gran ritorno di immagine, è quello per Kakà - ha spiegato ieri a Globoesporte il tecnico del San Paolo, Muricy Ramalho -. Dobbiamo tornare a fare quello che il San Paolo ha sempre fatto: ingaggiare bene».

 

 

LE USCITE DA "TESORETTO" - Kakà (risparmio di 8 milioni lordi, per il Milan, al di là del dispiacere per l’affetto verso il giocatore, una buona operazione economica), quindi Balotelli (in Inghilterra insistono con l’Arsenal, Galliani lo difende pubblicamente, ma spera che Raiola trovi presto una soluzione vantaggiosa per tutti), Niang e forse Matri. Il Milan sta smantellando l’attacco con la speranza di racimolare milioni e consegnare a Inzaghi due big. I sogni sono Iturbe (la Juve resta davanti) e Mandzukic (difficile), ma le opportunità che potrebbero spuntare, da Lavezzi a Damiao, da Cerci a Ibarbo (se Iturbe andrà alla Juve il colombiano sarà “marcato” solo dall’Inter), sembrano più alla portata.

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