Il Bayern su Vidal ma la Juve resiste

I tedeschi riaprono la caccia al cileno: lo volevano già tre anni fa, ma all’epoca fu Marotta a spuntarla
Il Bayern su Vidal ma la Juve resiste© Ansa
TORINO - La notizia ha il suo perché e anche il suo effetto potente e prepotente. Il Bayern torna a caccia di Arturo Vidal. «I tedeschi sono fatti così: se si mettono qualcosa in testa, non mollano l’obiettivo fino a che non riescono a raggiungerlo. E i dirigenti del club bavarese sono persino più tedeschi dei tedeschi, quando si incaponiscono». Il virgolettato è di un noto agente italiano, molto attivo sul mercato crucco. Magari il nostro procuratore la mette un po’ troppo sul macchiettistico, ma un fondo di verità c’è in quel che sostiene. Perché davvero questa storia sembra portare alla luce un killer seriale delle trattative. Il Bayern nel 2011 era arrivato persino a offrire più soldi della Juventus al Bayer Leverkusen, la società che all’epoca deteneva il cartellino del centrocampista. Beppe Marotta ebbe il merito di arrivarci per tempo e di confezionare la strategia giusta, dopo aver ottenuto la disponibilità di Vidal a trasferirsi a Torino. Sapeva bene come la società tedesca proprietaria di Vidal vedesse il Bayern come il fumo negli occhi: roba da confezionare persino un dispetto, se proprio il cileno doveva far le valigie.

40 MILIONI NON BASTANO - Un emissario del Bayern ha discusso con Marotta e manifestato l’interesse ad aprire una trattativa. L’intermediario ha anche fatto circolare la cifra che i bavaresi sarebbero pronti a girare: 40 milioni. Non solo: i tedeschi si sono detti disposti a inserire nella trattativa anche il 22enne Xherdan Shaqiri, eclettico centrocampista-esterno d’attacco (su cui però adesso è in pressing il Liverpool). Tutto un modo per stuzzicare il potenziale venditore. Ma 40 milioni sono pochi, secondo la Juve. Che non ha intenzione di cedere Vidal, a meno di superofferte.

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