Argentina, Messi si difende: «Parole dette al vento»

Il fuoriclasse del Barça prova a giustificarsi dopo le quattro giornate di squalifica: «Non volevo insultare l'assistente»
Argentina, Messi si difende: «Parole dette al vento»© EPA

TORINO - «Non volevo assolutamente insultare l’assistente, le mie erano parole dette al vento». È la difesa di Leo Messi, riportata dal quotidiano La Nacion, dopo la stangata di quattro partite arrivata in occasione del match contro il Cile per l’espressione che ha fatto il giro del mondo: «La concha de tu madre». Il fuoriclasse del Barcellona avrebbe scritto una nota alla FIFA tramite la federcalcio argentina e adesso rischia di vedere la propria nazionale fuori dal prossimo Mondiale. L’ultima contro la Bolivia è stata un vero disastro: ko 2-0 nell’altitudine di La Paz.

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Messi squalificato per quattro partite

Messi insulta il guardalinee

Nel caso in cui in appello dovessero essere confermate le giornate di stop a Messi, l'Afa si rivolgerà al Tas di Losanna. In questo caso, però, i tempi della sentenza si allungherebbero fino alla fine dell'estate prossima. In particolare, nel ricorso, la Federcalcio argentina sottolinea di come l'arbitro brasiliano Ricci, nelle 16 pagine di relazione presentata alla Fifa, non abbia menzionato l'alterco verbale fra Messi e l'assistente.

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