Lo spogliatoio dell'Argentina snobba Batistuta, Maradona insorge: «Inamissibile»

L'ex bomber deluso per il mancato saluto di diversi calciatori, in sua difesa ecco Diego ma anche Kempes e Aimar: «Indegni della Seleccion»
Lo spogliatoio dell'Argentina snobba Batistuta, Maradona insorge: «Inamissibile»

BUENOS AIRES - Diego Armando Maradona ha avuto «voglia di piangere» quando ha saputo che alcuni giocatori dell'Argentina non hanno salutato Batistuta in visita nello spogliatoio della 'Albiceleste', fatto raccontato dallo stesso ex centravanti di Fiorentina e Roma oltre che della 'Seleccion' di cui è il secondo miglior marcatore della storia con 54 gol (a -2 da Lionel Messi). «Persino il mio nipote Benjamín (di 8 anni, ndr) sa chi è - ha detto il 'Pibe de Oro' a DirecTV -. E' inamissibile» quello che è successo ed è comunque «colpa anche del tecnico, che avrebbe dovuto spiegargli chi è stato». Eppure il 48enne 'Batigol' non voleva che lo salutassero per chi è, ma perché - come ha spiegato a Tyc Sports - «perché ho giocato e vissuto in questo ambiente. Mi avrebbe fatto piacere essere salutato ma la metà della squadra mi ha ignorato. Comunque non ne faccio un problema, non credo che lo abbiano fatto perché non volevano». Sulla stessa lunghezza d'onda di Maradona intanto c'è anche Mario Kempes, ex attaccante argentino campione del mondo nel 1978 nell'edizione dei Mondiali giocati in casa: «Se hanno mancato di rispetto a Batistuta - ha detto a 'Radio Mitre ' - hanno mancato di rispetto alla 'Seleccion'. E se mancano di rispetto a Batistuta non hanno le qualità per vestire la maglia dell'Argentina». Più fatalista sembra invece l'ex centrocampista Pablo Aimar: «E' una questione generazionale - ha detto 'el Payaso' a 'Fox Sports' -. Quando smetti di giocare il primo mese ti ricnoscono tutti, il secondo la metà della gente e un anno dopo non ti conosce più nessuno. Di certo i più esperti lo consocono e lo avranno salutato. Io? Cero che me lo ricordo, io l'ho visto a giocare a Bati. Come potrei non abbracciarlo». E anche se non giocano più in Nazionale la stima e l'affetto di gente come Maradona, Kempes e Aimar avrà di certo consolato il 'Re Leone'.

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