Dybala: «L'Argentina vuole Higuain. Io contro Messi? Leo si è messo a ridere»

Il fantasista della Juventus è tornato sulla mancata convocazione del "Pipita" e sulla polemica che si era scatenata dopo alcune sue dichiarazioni sul connazionale, stella del Barcellona e capitano della 'Selección'
Dybala: «L'Argentina vuole Higuain. Io contro Messi? Leo si è messo a ridere»© REUTERS

TORINO - Intervistato da TyC Sports, Paulo Dybala è tornato sulla recente conferenza stampa che in Argentina ha scatenato qualche polemica per le parole su Lionel Messi, suo capitano nella 'Selección'. «È difficile giocare con lui perché ci muoviamo nella stessa posizione», aveva dettola ‘Joya’, poi difeso addirittura da Mario Kempes (eroe del Mondiale vinto in casa dagli argentini nel 1978) quando gran parte dei tifosi di tutto il mondo gli dava del “presuntuoso”. «Nella stessa conferenza avevo spiegato anche come è un piacere giocare con Messi, perché da lui si possono imparare tante cose - ha detto il 23enne fantasista della Juventus ma è sempre più facile cercare il pelo nell’uovo, interpretando male un discorso per portarlo dove si vuole arrivare per vendere di più. In quella conferenza 18 delle 22 domande erano su Leo e in 17 avevo speso solo belle parole per lui, spiegando quanto è importante la sua figura per me e per tutto il gruppo. Queste però sono le cose che si sentono sempre mentre non va bene se uno dice qualcosa di differente, anche se in maniera costruttiva e per migliorare. Chi doveva capire comunque ha capito, da Leo ai compagni fino all’allenatore».

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IL CONFRONTO CON MESSI - Un “caso” a cui del resto non ha dato peso nemmeno lo stesso Messi: «Ovviamente appena sono arrivato in ritiro sono andato da Leo per spiegargli ma lui si è messo a ridere prima di farmi parlare, dicendomi di stare tranquillo perché non c’era nulla da chiarire». Dyala conclude rifiutando l’etichetta di “nuovo Messi”: «Io sempre dico che voglio essere me stesso, con tutto il rispetto per Leo che ha vinto tutto. Io però voglio vincere i miei titoli e miei trofei e in generale, invece di fare paragoni con giocatori del passato come è stato fatto anche con Messi e Maradona, dobbiamo goderci quelli che abbiamo ora».

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LA JUVE E HIGUAIN - Dybala ha poi parlato anche della Juventus e della sua vita a Torino«Il passaggio alla Juve è stato un salto importante per me, ho raggiunto alcuni miei obiettivi. A Torino mi trovo bene, quando esco la gente mi riconosce e mi saluta, cerco di non stare sempre chiuso in casa. La mia giornata tipo? Mi sveglio presto per gli allenamenti, torno a casa verso le tre di pomeriggio. Ho la mia famiglia e i miei amici e cerco di stare con loro il più possibile». Le due amichevoli dell'Argentina sono però anche l'occasione per tornare sulla mancata convocazione del connazionale e compagno di squadra Higuain, diventata ormai un classico della gestione Sampaoli: «La gente vuole Higuain - ha concluso l'attaccante -, Gonzalo garantisce sempre il 100% e non deve dimostrare nulla a nessuno. Lui sta lavorando al massimo e sogna di essere in Nazionale».

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