Italia-Svezia 0-0: ai Mondiali non ci andiamo

A San Siro gli azzurri di Ventura non riescono ad abbattere la resistenza svedese. Non mancavamo all'appuntamento con la rassegna iridata da 60 anni
Italia-Svezia 0-0: ai Mondiali non ci andiamo© ANSA

MILANO - In Russia non ci andiamo. Dopo 60 anni l'Italia manca di nuovo la qualificazione ai Mondiali, per la seconda volta nella sua storia, terza se consideriamo quello del 1930, al quale non partecipò per sua scelta. Roba da non credere, che ci lascia quasi senza parole, ma con una enorme delusione, perché gli azzurri, che di Mondiali ne hanno vinti quanti la Germania e meno solo del Brasile, è impensabile che manchino alla rassegna iridata. E invece da stasera dovremo già cominciare a comprendere la realtà, che parla di un'esperienza, quella di Ventura, totalmente fallimentare. Aveva ereditato una Nazionale con carattere da Conte, ce la lascia in un totale stato confusionale. Ai Mondiali ci va la Svezia, che ci piaccia o no. La squadra di Jansson strappa uno 0-0 a San Siro. Non basta il pubblico del Meazza, decide quella rete beffarda di Johansson a Solna. Finisce con le lacrime di Buffon, il capitano che per 20 anni ha onorato l'azzurro. Il sogno di un sesto mondiale resta tale. 

IL 3-5-2 DI VENTURA - Jorginho (al debutto in gare ufficiali) e Gabbiadini dal 1', Florenzi mezz'ala sinistra nell'inedito 3-5-2 di Ventura. La Svezia si presenta con 10/11 della vittoria di Solna. Dall'inizio c'è Johansson, autore del gol vittoria all'andata, al posto di Ekdal. Il pubblico del Meazza fischia l'inno svedese, nonostante il disappunto degli azzurri, a cominciare da Buffon, che lo applaude vigorosamente.

RIGORI NON DATI - Tensione alle stelle, sin dall'inizio. Lahoz distribuisce cartellini, ma non rigori. Parolo viene steso in area da Augustinsson all'8', ma per lo spagnolo non è penalty. Così come il fallo di mano di Darmian al 13'.

JORGINHO, IL MIGLIORE - L'Italia gioca nella metà campo avversaria. Jorginho la prende per mano, cercando di razionalizzare una formazione, quella azzurra, spesso nevrotica. L'italobrasiliano - al 16' - vede un corridoio per Immobile, che non riesce a colpire da posizione defilata. Poi serve con uno splendido esterno il laziale, che mette in mezzo per Candreva: tiro alto di un soffio, con deviazione decisiva di Olsen. Nel mezzo Buffon salva su una conclusione non proprio irresistibile di Claesson.

BARZAGLI, CHE FAI? - Al 30' rischiamo grosso. Con Bonucci claudicante (botta al ginocchi sinistro), Barzagli combina una frittata e fa partire il contropiede svedese, poi ferma l'azione svedese con un tocco di braccio che - per nostra fortuna - Lahoz non vede.

BELLA ITALIA - Il rischio scuote l'Italia, che chiude la Svezia nella propria area. Jorginho trova un altro corridoio da applausi per Immobile, che conclude a botta sicura, ma deve arrendersi a Olsen, che smorza la conclusione, e poi a Granqvist, che salva quasi sulla linea (40'). Lo stesso Parolo, tra i più generosi, ma anche tra i più imprecisi, ha un paio di buone occasioni, ma quella più nitida è sui piedi di Florenzi, al 44': il romanista supera con un gran numero il proprio avversario e una volta in area lascia partire un tiro troppo centrale per impensierire Olsen.

ALTRO RIGORE... NEGATO - Comincia bene l'Italia nella ripresa: Darmian stoppa in area un cross di Candreva, poi Lustig gli rifila una ginocchiata nello stomaco, ma per Lahoz non è rigore (46'). Florenzi sfiora un altro eurogol, con una volée splendida, su cross dalla sinistra di Darmian (54'). Toivonen lascia il posto a Kiese Thelin (54'). L'Italia attacca più col cuore, che con la testa. Chiellini ci prova dal limite dopo una buona intuizione di Immobile, ma la palla viene smorzata e Olsen para. Candreva sfiora invece il palo con un sinistro dal limite dell'area al 61'.

I CAMBI - Insigne resta in panchina e Ventura mette dentro El Shaarawy, Belotti e Bernardeschi per Darmian, Gabbiadini e Candreva. L'interista ha il tempo di servire un ultimo cross, stavolta ben fatto, per Immobile, che non inquadra la porta. Negli ultimi 10 minuti il pubblico di San Siro spinge gli azzurri. Le migliori occasioni capitano sulla testa di Parolo (prima para Olsen, poi mette fuori) e sul destro volante di El Shaarawy, con il portiere svedese che si supera. Nei 5 di recupero arriva in area pure Buffon per due calci d'angolo non sfruttati. Finisce 0-0. Per il capitano azzurro si chiude in malo modo un capitolo meraviglioso. Avrebbe meritato il 6° campionato del Mondo.

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