Juventus, fretta Golovin: ora c'è l'insidia Arsenal

Il bel debutto scatena la concorrenza. E il Cska si prepara a dare vita a un’asta

TORINO - Aleksandr Golovin dovrà farci l’abitudine, perché è così che va il mondo del calcio oggi. L’altra sera era in diretta tv dopo l’esordio vincente (e facile) della Russia contro l’Arabia Saudita. Magari si aspettava una domanda sulla prova della squadra, magari sui suoi due assist e sulla punizione del 5-0. E invece «vai al Milan o alla Juventus?». Il centrocampista appare sorpreso e reagisce in maniera decisa: via l’auricolare e tanti saluti a tutti. Da questo punto di vista, appare già pronto per il campionato italiano. È comune l’immagine di allenatori o dirigenti che abbandonano scocciati quando gli viene posta una domanda non gradita. Al tempo stesso Golovin deve farsene una ragione. Di lui si parlava ampiamente in chiave mercato prima che cominciasse il Mondiale. Il buon debutto personale non ha fatto altro che amplificare l’interesse sotto questo aspetto.

PROVA DI FORZA - Certo, è necessario porre la prova del centrocampista nel giusto contesto, a cominciare dall’avversario incrociato nel debutto di Mosca. Però occorre ammettere che Golovin ha impressionato, per tecnica personale come lucidità delle scelte, con il pensiero che faceva correre il pallone veloce, senza esitazioni, in ogni parte del campo si trovasse. Una prestazione resa ancora più unica dal contesto in cui è stata fornita, vista la povertà non soltanto di Russia e Arabia Saudita, ma anche delle prime squadre che si sono esibite, escluse Spagna e Portogallo di ieri sera. Novanta minuti che hanno confermato le previsioni di chi inseriva Golovin tra le le possibili rivelazioni del Mondiale.

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