Due fattori, soprattutto il secondo, che spingono il Pipita lontano dalla Juventus. Il problema è capire in che direzione. Londra è un’ipotesi calda. Soprattutto perché Maurizio Sarri, il cui insediamento sulla panchina dei Blues è dato per imminente, ha chiamato il giocatore per capire la situazione. Il loro rapporto è rimasto solido e idilliaco. Il Pipita, quindi, ci pensa. O meglio, ci penserò, perché da chi gli è vicino arriva solo una risposta: «Gonzalo sta pensando al Mondiale ed è concentrato sull’Argentina ». Già, soprattutto oggi che dovrebbe giocare da titolare nella sfida esiziale contro la Nigeria, che potrebbe promuovere l’Albiceleste agli ottavi o condannarla a una delle più tremende umiliazioni della sua storia calcistica. Dopo il Mondiale, però, i nodi verrebbero al pettine e anche il destino di Higuain tornerebbe di attualità. Come quello di molti altri attaccanti, le cui operazione di mercato sono come congelate dall’effetto Russia. Nessuno si muove, tutti osservano, perché all’improvviso può scattare il domino, magari dopo che un presidente o un patron si incapriccia di uno dei bomber della manifestazione.