Bonucci, papà d'oro: parla del figlio e si commuove

Il difensore dell'Italia e della Juventus: «Ciò che ti accade nella vita è molto più importante di un passaggio sbagliato»
Bonucci, papà d'oro: parla del figlio e si commuove© LaPresse

FIRENZE - Bonucci parla per la prima volta dei momenti difficili vissuti di recente per la malattia del figlio in conferenza stampa dal ritiro della Nazionale a Coverciano. Il difensore della Juventus si è commosso quando ha risposto a una domanda sugli ultimi due mesi difficili passati accanto al figlio Matteo di due anni, colpito da una patologia acuta: «Quello che ho passato negli ultimi due mesi - ha detto Bonucci trattenendo a stento le lacrime - mi ha dato una grossa forza e per questo ringrazio Matteo, il fratellino e mia moglie. Sono stati momenti duri e abbiamo lottato. Matteo mi ha trasmesso tanta forza, così come Lorenzo e lo stesso mia moglie. Sono momenti nella vita che ti fanno crescere e ti fanno vedere i reali valori delle cose e sicuramente in questo momento il calcio è sì importante ma alcune critiche, alcune discussioni, alcuni mugugni mi fanno capire che c'è sempre da migliorare, ma che l'importanza di quello che ti accade nella vita è molto più importante di un passaggio sbagliato. Quando stai bene con la testa e con il cuore puoi affrontare qualsiasi cosa».

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LE PAROLE DI SARRI - Sulle dichiarazioni di Sarri ("La Juve è di un'altra categoria") Bonucci dice: «Non ho mai avuto un allenatore che abbia detto 'Hanno già vinto gli altrì e se l'avesse fatto mi avrebbe dato fastidio. Ma forse è stata solo una mossa per togliere pressioni alla sua squadra e spronarla per ottenere di più. Per quanto ci riguarda - ha continuato il difensore bianconero dal ritiro della Nazionale a Coverciano - siamo partiti bene rispetto ad un anno fa ma il cammino è ancora lungo e dobbiamo crescere ancora».

BALOTELLI - "Se questa Nazionale può riabbracciare Balotelli? Ho sentito quello che ha detto in questi giorni e mi sembra che abbia parlato e stia pensando come un adulto. Mi sembra maturato, dire che non merita ancora la Nazionale e che potrà tornarci solo quando sarà al top dimostra che ha umiltà e ora la deve mettere in campo - ha continuato il difensore della Juve e della Nazionale - il Balotelli delle "balotellate" non serve né a lui né alla Nazionale. Siamo cresciuti insieme, quando eravamo piccoli ero il primo a rincuorarlo e a tappargli la bocca, quindi posso permettermi di dire certe cose. Gli ho sempre voluto bene e gliene voglio ancora, mi auguro per lui che stia cambiando, se capisce come ci si comporta in gruppo non vedo perché non possa tornare qui con le qualità tecniche che ha. Mi auguro che la nuova esperienza che sta facendo nel club di adesso lo aiuti a migliorare".

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