Italia, Ventura: «Gli juventini? Hanno voglia e rabbia»

Il ct: «I grandi giocatori voltano pagina dopo le partite, vinte o perse»
Italia, Ventura: «Gli juventini? Hanno voglia e rabbia»© Marco Canoniero

ROMA - "I grandi giocatori dopo una partita, vinta o persa, devono voltare pagina perché nuovi traguardi e nuove sfide li aspettano": così il ct della nazionale Gian Piero Ventura in conferenza stampa alla vigilia del match contro l'Uruguay parla dei calciatori della Juventus aggregatisi al gruppo azzurro dopo la sconfitta in finale Champions. "Appena sono arrivati li ho ritrovati con con voglia e rabbia", aggiunge il ct che per domani annuncia che "giocherà Donnarumma".

SUNING -  "Non c'è niente da spiegare. dell'interessamento ho solo letto, se fosse concreto mi lusingherebbe, ma è un dato di fatto che sono il ct di questa nazionale, abbiamo iniziato un progetto che coinvolge un ricambio generazionale che è stato voluto da me e quindi la conseguenza logica è quella di portarlo avanti. Si è discusso con Federazione di arrivare ad europeo con questi ragazzi, il resto fa parte del nostro mondo": così il ct dell'Italia sulla ventilata offerta del gruppo cinese Suning.

"Abbiamo iniziato 8-10 mesi fa questo percorso con l'obiettivo di arrivare al Mondiale, poi gli obiettivi si sono ampliati ma resta quello iniziale - ha detto Ventura - Poi abbiamo cominciato a fare stage, cercato di insegnare cosa significa indossare la maglia della nazionale, inserire giovani: è evidente che l'obiettivo primario resta la qualificazione al Mondiale, ma resta anche quello nascosto di essere la sorpresa del Mondiale e di essere una delle squadre favorite del prossimo Europeo", ha aggiunto Ventura che ha fatto capire di aver già cominciato ad affrontare la questione del rinnovo. "Quando sono arrivato in nazionale - ricorda - avevo ancora un contratto col Torino e tre offerte, di cui due da parte di grandi squadre. Era una gratificazione, un incentivo per me che vivo anche di emozioni. Mi sono buttato a capofitto in questa esperienza e sono orgoglioso di allenare la nazionale e di allenare una delle più grandi realtà del panorama calcistico mondiale. In questo momento non ho il minimo dubbio di portare avanti questo discorso". 

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