Puyol: «Italia, la difesa è una tradizione: non cambi stile»

L'ex del Barcellona: «Con questa mentalità gli azzurri hanno vinto un mondiale»
Puyol: «Italia, la difesa è una tradizione: non cambi stile»© EPA

ROMA - "L'Italia è una nazionale molto forte, che ha sempre dimostrato carattere. Non penso che debba sentire la necessità di dover giocare bene, perché è noto che l'Italia è sempre stata competitiva. Se mantiene il concetto difensivo, il lavoro e la mentalità credo che, puntando anche sui giovani, l'evoluzione sia naturale. Avete vinto un mondiale giocando in modo difensivo. Non deve cambiare questa mentalità". Lo dice Carles Puyol, ex bandiera del Barcellona e capitano della Spagna, parlando della nazionale azzurra, che il mese prossimo contenderà alla Svezia l'accesso al Mondiale 2018. "Gli Azzurri hanno cambiato stile negli anni, ma storicamente sono sempre stati una nazionale molto forte in difesa. Con quel modo di giocare l'Italia è arrivata anche a vincere un mondiale nel 2006 e in finale dell'Europeo 2012, perdendo contro una Spagna molto superiore", ha aggiunto Puyol, in questi giorni a Roma in qualità di ambasciatore nel 'Uefa Champions League Trophy Tour' che grazie a Unicredit, sponsor ufficiale della competizione, porta la coppa nelle piazze italiane. Tra le criticità del calcio italiano, un utilizzo dei giovani ancora relativo rispetto ai club iberici: "In Italia - ha concluso l'ex blaugrana - manca la fiducia nei giovani, ho parlato con Albertini, mi ha detto che i giovani non giocano a livelli competitivi come in Spagna. La cosa più importante è che sentano la fiducia dei loro club e che gli venga data l'opportunità di dimostrare il loro talento".

TOTTI -  "Qui a Roma Totti era un dio, però è stato un punto di riferimento non solo per i tifosi della Roma ma per tutti gli amanti del calcio. È dura ritirarsi dalla vita del calciatore, anche per me lo è stato ma accettare le cose nella vita è importante". Lo ha detto Carles Puyol, commentando la prima stagione da ex giocatore di Francesco Totti. Il consiglio dell'ex capitano di Barcellona e Spagna, è quello di "riposarsi, di disconnettersi dal mondo del calcio per avere tempo e capire se in futuro vorrà ancora vivere questo ambiente, oppure no"

PIQUE'"Penso che la libertà di espressione sia molto importante". Lo dice Puyol rispondendo a chi gli chiede un'opinione sulla posizione del suo ex compagno Gerard Piqué coinvolto nelle polemiche che hanno preceduto e seguito il referendum per l'indipendenza della Catalogna. "Allo stesso modo - ha aggiunto Puyol, in questi giorni a Roma per l'iniziativa di Unicredit 'Uefa Champions League Trophy Tour' - va accettato chi non vuole prendere posizione". 

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