Svezia-Italia, le pagelle: pioggia di 5, Buffon è il migliore

BUFFON 6.5 Nel primo tempo lo spavento più grosso alla fine: uscita a valanga prima su Berg e poi su Toivonen con rischio penalty. Reattivo, ma non può nulla sulla deviazione di De Rossi.

BARZAGLI 6 Ha ragione Buffon quando sostiene che bisognerebbe clonarlo. E' insuperabile anche a costo di qualche rudezza.

BONUCCI 6 Lampi del vero Bonucci. Sistematicamente fischiato perché, in avvio, è rimasto a terra per una gomitata di Toivonen, lui gestisce il palleggio e raddoppia. Dopo lo svantaggio diventa regista.

CHIELLINI 6 Queste son le sue partite: si batte come un assediato a difesa dell'ultimo baluardo. Peccato per qualche sbavatura in appoggio.

CANDREVA 5.5 Primo tempo timidino, si sveglia nell'intervallo e scalda subito i guanti a Olsen. Poi riscompare.

PAROLO 5.5 A volte sembra un po' frastornato dal ritmo degli avversari.

DE ROSSI 5 Si occupa di disinnescare Larsson, sta molto basso, pure troppo. Mette lo scarpino sul tiro che beffa Buffon.

VERRATTI 5 Becca l'ammonizione che gli farà saltare il ritorno su una palla banalmente persa vicino all'area avversaria. Specchio di un avvio di gara posticcio nel ritmo - sempre un tocco di troppo - e nelle invenzioni. La prima giocata degna della sua fama al 10' della ripresa con un drib- bling e un lancio per Immobile di pescarese me- moria: un po' poco. 

DARMIAN 6 Una bella sgroppata al 6' per mettere il pallone sulla testa di Belotti. Meglio in spinta che nelle fase difensiva: da lì crossano. Nella ripresa colpisce un palo con un gran tiro.

BELOTTI 5.5 Ha la palla buona all'alba del match, ma il suo colpo di testa “a incrociare” esce di pochi centimetri. Va in pressing generosamen- te, ma si vede che gli manca ancora un poco di ra- pidità. Eder (20' st) 5 Non aggiunge nulla.

IMMOBILE 5 Non riesce mai ad attaccare la profondità come gli capita alla Lazio. Così è molto meno pericoloso

INSIGNE (31' st) 5 Entra sulle uova e quando fa così è un giocatore da cortile..

EDER (20' st) 5 Non aggiunge nulla.

VENTURA 5 La squadra regge dietro, ma è comunque beffata perché sta troppo bassa e passiva. Con questo ritmo sarà dura anche a Milano: non è questione di uomini o tattiche, ma di convinzione. In più ci si mette pure la sfiga. Brutta storia...