L'INDOTTO
Non sarà solo la FIGC a essere penalizzata. L'Italia al Mondiale garantisce un indotto incredibile che riguarda moltissimi ambiti: la pubblicità, i media, il marketing e il merchandising. Per avere un ordine di idee occorre ripescare l'elaborazione della Coldiretti che sfruttò i dati Istat per descrivere quello che successe nel nostro Paese una decina di anni fa: «L’anno successivo alla vittoria degli azzurri nel campionato mondiale di calcio del 2006 in Germania, l’economia nazionale, è cresciuta in modo sostenuto con un aumento record del 4,1 per cento del Pil a valori correnti mentre il numero di disoccupati è diminuito del 10 per cento. Nel 2007 si è anche verificato un incremento delle vendite nazionali all’estero del 10 per cento e a beneficiarne maggiormente sono stati i prodotti simbolo del Made in Italy nel mondo come i prodotti artistici e culturali, che hanno fatto registrare un aumento record del 30%, le automobili che sono cresciute del 16% così come i macchinari, i cibi e le bevande con una performance positiva del 9%, oltre a scarpe e articoli in cuoio (+6%)».
Andiamo a scoprire la terza conseguenza...