Italia, Buffon: «Contro la Svezia match cruciale per la storia della Nazionale»

MILANO - "La pressione è alta, sappiamo quanto è importante questa partita con la Svezia per noi, per la nazione, per la storia della nazionale". Lo dice Gianluigi Buffon, capitano della nazionale, alla vigilia del ritorno del play off Mondiale con la Svezia. "Possiamo ribaltarla - ha aggiunto il portiere - culliamo il sogno di ottenere questo risultato. Mi e' capitato tante volte nella carriera di essere di fronte a bivi importanti, da dentro o fuori. Si può vincere o perdere: è il destino di ognuno di noi e il percorso di ognuno di noi. Non cambia niente per il mio futuro e il mio cammino azzurro. Cambia solo che se vinciamo domani vuol dire tanto per noi, per il mister e per tutto il movimento. In questo momento, invece, la mia situazione e i numeri personali non contano alcunche».

NESSUN MESSAGGIO - Buffon non vuole alzare i toni della vigilia: «Messaggi a parole ce ne sono pochi da fare. Dobbiamo mandare messaggi sul campo affinché la gente ci possa sostenere in questa che ormai è diventata una piccola impresa e che è un obiettivo al quale teniamo tutti molto. E' arrivata l'ora dei fatti. Secondo me la Svezia è una squadra che gioca in un modo consolidato da vent'anni: più o meno le caratteristiche e il modulo degli scandinavi sono sempre gli stessi. La differenza sarà data da come noi interpreteremo il match».

EFFETTO SAN SIRO - Il capitano azzurro chiede comprensione al pubblico di San Siro: « Sicuramente una predisposizione all'accettare anche qualche sbavatura e qualche errore, che domani potremo compiere, farà sì che ogni giocatore possa sentirsi capito e aiutato dagli spettatori. Non bisogna approcciare la gara con uno spirito critico. Questo farebbe solo del male. Di conseguenza, ribadisco che mi piacerebbe e mi emozionerebbe che ogni persona allo stadio si spogliasse della maglia del proprio club per indossare soltanto l'azzurro. Per i fischi e le critiche eventualmente ci sarà spazio dal 90' in poi. Finchè c'è speranza invece l'atteggiamento positivo del nostro pubblico potrebbe darci una grossa mano».

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