Italia-Svezia, le pagelle: Ventura, il voto più basso possibile

Dietro la lavagna finiscono tutti gli attaccanti, il migliore è Jorginho
Italia-Svezia, le pagelle: Ventura, il voto più basso possibile© ANSA

BUFFON 6 Attento sul suo palo a metà primo tempo e si immola in un mischione nel recupero: botta alla spalla ma rientra in campo dopo l’intervallo. Nella ripresa è una belva in gabbia mentre segue gli assalti azzurri e alla fine prova perfino a cercare il gol della disperazione. Poi si scioglie in lacrime: non meritava una fine così, il capitano azzurro.

BARZAGLI 6 fa subito capire a Forsberg che aria tira, anche a costo di subire un giallo. Sbaglia qualche appoggio laterale. Nella ripresa è sicuro ma anche un uomo in meno rispetto alla missione che doveva compiere l’Italia.

BONUCCI 6 Al netto di qualche sbavatura in uscita, l’uomo mascherato gioca da regista aggiunto e piazza buoni cambi di campo. Rischia di infortunarsi in un contrasto ma stringe i denti e continua la partita con ferocia: al quarto d’ora della ripresa scaglia via la maschera per suonare la carica. Salva all’ultimo istante su contropiede al 35’ st.

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CHIELLINI 6 Duro, in certe occasioni pure un po’ troppo. Comunque la fase difensiva è buona, un poco meno quella in impostazione dove sono frequenti i passaggi fuori misura.

CANDREVA 6 Non gli si può rimproverare assolutamente nulla sul piano dell’impegno e della perseveranza: mette un mare di cross, prova mille scatti, tira alto di un soffio: forse con la possibilità di sovrapposizioni sarebbe stato più letale.

Bernardeschi (31’ st) 5 Non mette neppure un cross.

PAROLO 6 Primo tempo in antitesi rispetto all’abulia svedese: cerca l’inserimento, va in appoggio, si guadagna un quasi rigore. Nella ripresa sta al limite a recuperare alto i palloni.

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JORGINHO 6.5 Ah, perché solo ora, perché solo nella partita senza domani? Ha dato ordine alla manovra e si è inserito, alla prima volta azzurra, con ottima personalità: si è proposto, ha distribuito palloni, ha guidato i compagni. L’uomo d’ordine che è sempre mancato all’Italia di Ventura.

FLORENZI 5.5 Gioca fuori posizione ma non gli si può davvero rimproverare nulla, se non un paio di conclusioni. Quando gli riesce d’andare sull’esterno diventa più pericoloso con l’accelerazione.

DARMIAN 5.5 Va a cercare il fondo del campo per il cross, lo fa con buona lena ma non sempre con precisione.

El Shaarawy (18’ st) 5 Non si vede.

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IMMOBILE 5 Nell’unica volta in cui riesce a liberarsi in velocità calcia su Olsen in uscita e permette a Granqvist di liberare. Ma ci si aspettava di più da lui che nella Lazio fa sfracelli.

GABBIADINI 5.5 Timidino, anche se prova qualche buon movimento con Immobile. Sta, di fatto, nel vertice alto di un ideale rombo ma non riesce mai ad andare al tiro pericoloso.

Belotti (18’ st) 5 Non la struscia.

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CT VENTURA 0 Bisogna raccontarla per benino, la storia di quest’uomo finito inopinatamente sulla panchina più importante del calcio italiano. Il giudizio per stasera è negativo perché l’Italia non è riuscita segnare nemmeno un gol alla Svezia (in due partite). Ma è il modo in cui ci ha portati a questo disastro che lascia allibiti. Ma la coppa non è tutta sua: sarebbe bastato che qualche dirigente avesse avuto più coraggio dopo il disastro con la Spagna e la valanga che ne è seguita. 

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BUFFON 6 Attento sul suo palo a metà primo tempo e si immola in un mischione nel recupero: botta alla spalla ma rientra in campo dopo l’intervallo. Nella ripresa è una belva in gabbia mentre segue gli assalti azzurri e alla fine prova perfino a cercare il gol della disperazione. Poi si scioglie in lacrime: non meritava una fine così, il capitano azzurro.

BARZAGLI 6 fa subito capire a Forsberg che aria tira, anche a costo di subire un giallo. Sbaglia qualche appoggio laterale. Nella ripresa è sicuro ma anche un uomo in meno rispetto alla missione che doveva compiere l’Italia.

BONUCCI 6 Al netto di qualche sbavatura in uscita, l’uomo mascherato gioca da regista aggiunto e piazza buoni cambi di campo. Rischia di infortunarsi in un contrasto ma stringe i denti e continua la partita con ferocia: al quarto d’ora della ripresa scaglia via la maschera per suonare la carica. Salva all’ultimo istante su contropiede al 35’ st.

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