La nuova Italia parte da un oriundo? Driussi in prima fila

L'attaccante ha antenati friulani, passaporto italiano e accetterebbe con entusiasmo una convocazione. Con il River ha vinto tutto: ora sta facendo grande lo Zenit di Mancini
La nuova Italia parte da un oriundo? Driussi in prima fila© REUTERS

TORINO - Ventuno anni, un talento pazzesco, esperienza internazionale molto più che corposa e un palmarés ricchissimo. Ma, soprattutto, il passaporto italiano (ha antenati friulani) e ancora nessuna convocazione nella nazionale maggiore del suo paese. Dopo il disastro dello spareggio contro la Svezia che ha lasciato l’Italia per la prima volta dopo 60 anni senza un Mondiale, si inizia a pensare al futuro, a programmare la rinascita. E mentre dalle parti della Figc si lavora sodo per trovare un ct che prenda il posto del silurato Ventura, da ambienti vicini a uno dei crack più puri e cristallini del calcio argentino viene a galla una notizia clamorosa: Sebastián Driussi, talento bonaerense calcisticamente nato e cresciuto nel River Plate e ora in forza allo Zenit San Pietroburgo, accoglierebbe con enorme entusiasmo una convocazione da parte del futuro ct italiano. Anzi, diciamo di più: El León de San Justo da mesi sta studiando la possibilità di scegliere l’azzurro piuttosto che l’Albiceleste nonostante proprio con le selezioni giovanili argentine abbia vinto tantissimo.

IL MEGLIO DA SECONDA PUNTA - Ma che tipo di giocatore è Driussi? Il talento ex Millonarios è in grado di occupare tutti i ruoli d’attacco, dalla punta centrale all’esterno alto. La posizione, però, in cui può dare il meglio di sé è quella di seconda punta che gli permette di avere più libertà e di entrare maggiormente nel vivo della manovra. Proprio in questo ruolo ha vinto campionato, Copa Argentina, una Liberatdores, una Copa Sudamericana e due Supercoppa Sudamericana con la maglia bianca con la banda rossa trasversale. In nazionale, con la Sub 17 ha vinto il Campionato Sudamericano nel 2013, trionfo bissato con la Sub 20 due anni più tardi. Last but not least l’ultima riflessione, certamente non meno importante delle precedenti. Quando Driussi potrebbe essere a tutti gli effetti un azzurro? Il processo di italianizzazione potrebbe essere completato solo con una convocazione del crack di San Justo per una partita ufficiale: si andrebbe al 7 settembre del prossimo anno, data della prima giornata della Nations League.

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