Caos Federcalcio: occorre un buon ct e sganciare la A dal resto del calcio

La Nazionale ha bisogno di una figura come quella di Ancelotti capace di vincere in cinque Paesi diversi e di adattarsi con elasticità e conoscenza ad ogni situazione
Caos Federcalcio: occorre un buon ct e sganciare la A dal resto del calcio© www.imagephotoagency.it

E adesso restituiteci il pallone, il nostro giocattolo, di cui nessuno intaccherà mai l’essenza. Il polverone è stato sollevato, ma si poteva intervenire anche prima del disastro Mondiale. Bastava mettersi d’accordo soprattutto sulla funzione principale di un presidente federale: non sbagliare la scelta del ct della Nazionale. L’unica cosa che conti davvero. E Tavecchio c’era pure riuscito in prima battuta con Antonio Conte. Ora si parla di rovine, di un calcio italiano allo sbando, di ricette... Balle. Buone a tenere viva l’attenzione sul fatto del giorno, poi il circo si trasferirà su qualche altra vicenda da fagocitare e da sputare con identica facilità. Il caso Figc segue in successione cronologica la legge elettorale, le elezioni in Sicilia, l’aggressione di Ostia. Si mastica tutto nella furia della polemica. Fondamentale, invece, andare al cuore delle vicende e dire le cose come stanno. Se Ventura avesse centrato la qualificazione, oggi non parleremmo di possibile commissariamento della Federazione comunque soggetto a verifica giuridica (e si prevede una battaglia sul tema). Ma è proprio quel grande «Se» a richiamare le attenzioni.

Questo giornale è stato l’unico nel panorama della stampa nazionale a sostenere che la scelta di Ventura fosse sbagliata perché ne aveva saggiato carattere, conoscenze, carisma, insomma pregi e difetti da allenatore del Torino. Difetti che soprattutto nell’ultima stagione avevano evidenziato la mancanza di quegli elementi indispensabili per potergli consentire il salto di qualità: assenza di vittorie (da calciatore e da allenatore) a livello nazionale e internazionale, scarsa flessibilità nell’adattare il modulo alle caratteristiche dei giocatori, continua presentazione di alibi e giustificazioni in caso di sconfitta. Noi l’avevamo scritto ma siamo rimasti inascoltati. Poi bisogna intendersi con chiarezza sulla differenza fra allenatore e selezionatore. Conte era riuscito in qualche modo ad abbinare i due ruoli, impresa quasi realizzata da Sacchi.

La Nazionale ha bisogno di una figura come quella di Ancelotti capace di vincere in cinque Paesi diversi e di adattarsi con elasticità e conoscenza ad ogni situazione. Alla Nazionale non servono scommesse su «brave persone» alla Ranieri per intendersi, ma uomini che, per diversi anni, hanno dimostrato di essere solidi e vincenti. Il resto è fuffa e vedrete che la nomina del Ct giusto spedirà in soffitta la momentanea, insuperabile crisi del calcio italiano. La serie A, invece, dovrebbe approfittare del trambusto per sganciarsi dal resto del calcio come è accaduto con la Premier in Inghilterra. Questa è un’occasione ghiottis- sima da non sciupare. Se solo riuscissero a mettersi d’accordo i presidenti...

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