Primavera, semifinale scudetto Juventus-Fiorentina: Grosso s'affida a Kean

Alle 18 diretta su SportItalia: l’attaccante che ha già segnato in A piace al Verona. Il ds Fusco: «Possiamo farlo giocare»
Primavera, semifinale scudetto Juventus-Fiorentina: Grosso s'affida a Kean© Marco Canoniero

TORINO - Alla fine, a due atti dal termine, sono quattro tra le squadre date per favorite già a inizio stagione quelle che continuano a tenere in vita il sogno scudetto. Juventus e Fiorentina, Inter e Roma arrivano in semifinale dopo percorsi completamente differenti, partendo in ogni caso dallo stessa posizione o quasi sulla griglia di partenza. I bianconeri di Fabio Grosso hanno aperto le danze in questa Final Eight superando di misura la Sampdoria, un 1-0 firmato Andi Zeqiri e poi difeso con personalità nonostante l'inferiorità numerica per l'espulsione di Luca Coccolo. Sempre la Juventus aprirà il programma delle semifinali, affrontando la Fiorentina alle 18 sul terreno del Mapei Stadium di Reggio Emilia con diretta tv su SportItalia: appuntamento, questo, che permetterà al gruppo di Grosso anche di giocarsi la rivincita dopo la sconfitta patita in Coppa Italia nell'unico precedente stagionale, quando la Fiorentina espugnò Vinovo con un netto 1-4 nella gara secca degli ottavi di finale.

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DUBBIO TRIDENTE - In quell'occasione il tecnico bianconero poté contare su Moise Kean solo a mezzo servizio, entrato a inizio ripresa. Oggi invece il centravanti classe 2000 - sul quale c’è forte il Verona (il ds Fusco insiste: «Lo vogliamo, possiamo farlo giocare») - ritroverà regolarmente il suo posto, chiamato com'è a trascinare la Primavera pur essendo di fatto il più piccolo di tutti: solo all'ultimo Grosso deciderà se puntare sul doppio centravanti con Kean al fianco di Zeqiri, o se sacrificare lo svizzero riproponendo l'assetto classico in un tridente composto anche da Luca Clemenza e Mehdi Leris. Con la squadra quasi al gran completo, ecco che la Juve dovrà però rinunciare a due squalificati come appunto Coccolo, espulso contro la Sampdoria, e l'altro 2000 d'oro Fabrizio Caligara, arrivato diffidato ai quarti di finale e incappato nel quinto cartellino giallo con i blucerchiati. 

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