© AnsaTORINO - Cinque giornate di squalifica: questo costa all'atalantino Denis il pugno sferrato a Tonelli ieri: questa infatti la sanzione del Giudice Sportivo che ha fermato per un turno per "espressione intimidatoria" ("Ti ammazzo a te e alla tua famiglia") il giocatore dell'Empoli. La società toscana ha deciso che farà ricorso contro la squalifica. Lo rende noto il club sul proprio sito.
DENIS: MINACCIATO DAVANTI A MIO FIGLIO - "Che un collega ti dica in campo ti auguro a te e alla tua famiglia la morte dopo che è finita la partita mi ha "ammenciato" (minacciato, ndr) davanti a mio figlio!!!" German Denis pubblica su Instagram la foto della sua famiglia, si sfoga così sull'episodio del pugno a Tonelli e dà la sua versione sull'accaduto, spiegando di aver ricevuto minacce dal difensore davanti a suo figlio mentre rientravano insieme nel tunnel. Proprio questo particolare avrebbe fatto infuriare l'argentino, spingendolo a inseguire Tonelli.
DS EMPOLI: GIUSTIFICARE DENIS È PEGGIO - "Sono qui non tanto per colpevolizzare Denis, quanto per tutelare un mio ragazzo per quanto successo". È quanto ha detto il direttore sportivo dell'Empoli Marcello Carli che ha parlato oggi in conferenza stampa, nella sede della società, dopo i fatti di Bergamo: a fine gara l'attaccante nerazzurro Denis ha colpito con un pugno al volto il difensore della squadra toscana Tonelli. "A fine gara Tonelli è andato nel nostro spogliatoio - ripercorre i fatti Carli - lì, un quarto d'ora dopo la fine della partita, ha subito in cazzotto, che lo ha fatto star male sopratutto moralmente e adesso sta pensando di tutelarsi a livello personale. Da parte nostra, non ce l'abbiamo assolutamente con l'Atalanta, non li ritengo responsabili dell'accaduto e penso che nemmeno loro potevano prevedere quanto successo. Eravamo nel corridoio a parlare della gara e tutto è nato per un errore di un giocatore, che mi dicono essere un ragazzo con dei valori importanti, ma che ha perso la testa per due minuti. Non voglio creare un mostro e non so quali saranno le decisioni che verranno prese nei suoi confronti, ma non voglio che si vada alla ricerca di una giustificazione di quel gesto ad ogni costo. Non voglio che in questo momento si attacchi Tonelli, la parte lesa della vicenda, per giustificare Denis: il cazzotto è stata una stupidaggine, giustificarlo tirando fango addosso ad un'altra persona secondo me è ancora peggio".
BONUCCI SALTA LA FIORENTINA - Quattordici giocatori - oltre all'atalantino Denis e all'empolese Tonelli - sono stati fermati per un turno dal Giudice sportivo. Si tratta degli espulsi Rafael (Verona) e Zè Eduardo (Cesena) e dei diffidati Avelar (Cagliari), Berardi (Sassuolo), Bonucci (Juventus), Costa (Parma), Feddal (Parma), Gazzi (Torino), Moras (Verona), Moretti (Torino), Juan Jesus (Inter), Obbadi (Verona), Onazi (Lazio), Ranocchia (Inter).
© RIPRODUZIONE RISERVATADENIS: MINACCIATO DAVANTI A MIO FIGLIO - "Che un collega ti dica in campo ti auguro a te e alla tua famiglia la morte dopo che è finita la partita mi ha "ammenciato" (minacciato, ndr) davanti a mio figlio!!!" German Denis pubblica su Instagram la foto della sua famiglia, si sfoga così sull'episodio del pugno a Tonelli e dà la sua versione sull'accaduto, spiegando di aver ricevuto minacce dal difensore davanti a suo figlio mentre rientravano insieme nel tunnel. Proprio questo particolare avrebbe fatto infuriare l'argentino, spingendolo a inseguire Tonelli.
DS EMPOLI: GIUSTIFICARE DENIS È PEGGIO - "Sono qui non tanto per colpevolizzare Denis, quanto per tutelare un mio ragazzo per quanto successo". È quanto ha detto il direttore sportivo dell'Empoli Marcello Carli che ha parlato oggi in conferenza stampa, nella sede della società, dopo i fatti di Bergamo: a fine gara l'attaccante nerazzurro Denis ha colpito con un pugno al volto il difensore della squadra toscana Tonelli. "A fine gara Tonelli è andato nel nostro spogliatoio - ripercorre i fatti Carli - lì, un quarto d'ora dopo la fine della partita, ha subito in cazzotto, che lo ha fatto star male sopratutto moralmente e adesso sta pensando di tutelarsi a livello personale. Da parte nostra, non ce l'abbiamo assolutamente con l'Atalanta, non li ritengo responsabili dell'accaduto e penso che nemmeno loro potevano prevedere quanto successo. Eravamo nel corridoio a parlare della gara e tutto è nato per un errore di un giocatore, che mi dicono essere un ragazzo con dei valori importanti, ma che ha perso la testa per due minuti. Non voglio creare un mostro e non so quali saranno le decisioni che verranno prese nei suoi confronti, ma non voglio che si vada alla ricerca di una giustificazione di quel gesto ad ogni costo. Non voglio che in questo momento si attacchi Tonelli, la parte lesa della vicenda, per giustificare Denis: il cazzotto è stata una stupidaggine, giustificarlo tirando fango addosso ad un'altra persona secondo me è ancora peggio".
BONUCCI SALTA LA FIORENTINA - Quattordici giocatori - oltre all'atalantino Denis e all'empolese Tonelli - sono stati fermati per un turno dal Giudice sportivo. Si tratta degli espulsi Rafael (Verona) e Zè Eduardo (Cesena) e dei diffidati Avelar (Cagliari), Berardi (Sassuolo), Bonucci (Juventus), Costa (Parma), Feddal (Parma), Gazzi (Torino), Moras (Verona), Moretti (Torino), Juan Jesus (Inter), Obbadi (Verona), Onazi (Lazio), Ranocchia (Inter).
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