Nel mirino delle milanesi c'è la Juve di Allegri

Senza le coppe, Inter e Milan lanciano, a colpi di mercato, la sfida scudetto ai bianconeri
Nel mirino delle milanesi c'è la Juve di Allegri

TORINO - Milano riparte. E lo fa con rinnovate ambizioni, convinta di aver drasticamente ridotto il gap che in questi anni l’ha separata dalla Juventus pluriscudettata. Non è un caso, non può essere un caso che Milan e Inter abbiano deciso di ripartire nello stesso giorno, quasi a non voler dare nemmeno un nano vantaggio ai cugini. Perché nella stagione in cui si trovano mestamente accomunate dalla mancanza di impegni europei, tutto potrebbe essere davvero possibile. E allora eccoli, rossoneri e nerazzurri, partire guardando con un occhio all’altra parte del Naviglio, ma con l’altro nutrire progetti ancor più grandiosi. Tricolori, per essere chiari. Si sono sfidati e beffati sul mercato. Hanno finto patti di non belligerenza, per poi andarsi a rubare i giocatori a suon di milioni. Kondogbia la sera era del Milan, la mattina è finito all’Inter. E se la telefonata di Mancini può aver avuto un suo peso, di sicuro più importanti sono stati gli euro messi da Thohir sul piatto del Monaco e del giocatore. Sembrava un pugile al tappeto, il Milan, che in 24 ore aveva incassato due pesantissimi no: oltre al francese, anche Jackson Martinez aveva improvvisamente cambiato idea. E invece adesso siamo qui a raccontare gli arrivi di Bertolacci, Bacca, Luis Adriano, Jose Mauri. 60 milioni di euro già investiti, ma le promesse estive erano di spese ancora superiori: aspettiamoci altri botti. Mr Bee, in fondo, dovrà pure servire a qualcosa, anche se ancora si attende l’ufficializzazione del passaggio di quote per una cifra mostruosa. Thohir non è stato da meno, come si è visto fin dall’affaire Kondogbia. Murillo, Montoya e Miranda sono gli altri acquisti, ma anche sul fronte Inter bisogna attendersi grandi novità, a cominciare da Salah, che sta diventando un autentico intrigo internazionale. E se a tutto ciò aggiungiamo la suggestione di avere due super amici sulle rispettive panchine, come Mihajlovic e Mancini, il quadro è davvero completo. Milano riparte e lo fa con proprietà profondamente rinnovate, con organici rivoluzionati, con risorse economiche che sembravano sconosciute. Il derby, come detto, comincia oggi, tra casa Milan, Appiano Gentile e Milanello. Ma guai a pensare che quest’anno in palio ci sia soltanto la supremazia cittadina. L’obiettivo ultimo (e comune) è la Juventus, anche se i 32 e i 35 punti di distacco sono lì a dimostrare che l’impresa è ai limiti dell’impossibile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Serie A, i migliori video