Laura Barriales: «La Juve nel cuore»

La nuova bellissima madrina della A: «Porterò la mia personalità frizzante sui nuovi canali tematici della serie A. E’ un orgoglio far parte di un progetto prestigioso»
Laura Barriales, il look per la Serie A è bianconero!

TORINO - «Il calcio italiano è religione, ma sono sicura che saprò portare la mia personalità frizzante su Serie A TV». L'auspicio di Laura Barriales, la nuova bellissima madrina del campionato, è anche quello di ripetere il successo dell'esperienza di J-TV, il canale tematico della Juventus a cui la showgirl spagnola approdò un anno fa in circostanze particolari: «Nacque tutto da un'intervista proprio a Tuttosport in cui mostravo la mia juventinità. E così, mi chiamarono per raccogliere l'eredità di Cristina Chiabotto, un'altra ragazza solare, spontanea, che ho sempre apprezzato. Per questo oggi ho una ragione in più per fare gli auguri di compleanno a Tuttosport!». 

Come ha vissuto la serata dei calendari, il vero debutto da madrina del campionato?

«Anche in un'occasione istituzionale, con i presidenti Beretta e Tavecchio, e tantissimi patron e dirigenti dei club di A, sono riuscita a portare il mio lato ironico. Ovviamente, non potevo non coinvolgere il presidente della Samp, Ferrero, che non si è fatto pregare: è un personaggio straordinario. Mi ha fatto piacere vedere il riscontro positivo sui media e sui social network, è promettente per il lavoro durante l'annata».

Da madrina delle 20 squadre di serie A, non c'è il rischio che faccia ingelosire il suo fidanzato?

«(sorride) Ho fatto il voto di non parlare di fidanzati, né dei calciatori che mi hanno invitato a cena».

Lei sarà il volto del canale on line della Lega, visibile anche sulla telefonia mobile: cosa l'ha convinta?

«E' stuzzicante l'idea di condurre i talk show pre e post gara, con tre partite in diretta in ogni fine settimana e i magazine durante la settimana. Allargheremo i confini, con l'edizione in italiano, quella in spagnolo per i paesi latinoamericani e in inglese per Al Jazeera. Sono orgogliosa di far parte di un progetto così prestigioso».

Quindi oltre a Pirlo, Tevez e Vidal, il mondo Juve ha perso anche Laura Barriales?

«Porterò sempre con me il ricordo di un'annata meravigliosa, vissuta vicino ad un gruppo molto affiatato, che ha scritto pagine di storia. Mi affeziono sempre alle persone con cui lavoro, a J-TV è stato ancora più facile. Poi, non ha avuto prezzo intervistare Pirlo e farlo ridere di gusto, visto che lui era #Pirlo is not impressed. Anche se il momento più curioso è stato un altro».

Quale?

«Quando ho chiesto a Pogba cosa avrebbe fatto, se non fosse diventato un calciatore: “Il ballerino di salsa e merengue”. Mi sarei attesa qualunque risposta, ma non certo questa...».

Ma ora rischia di cambiare fede calcistica?

«No, resto juventina. Però apprezzo presidenti come Cairo e De Laurentiis, che lavorano in settori - produzione tv e cinema - che conosco bene. Mi piace il Carpi, che è arrivato in A con un proprietario che lavora nella moda. Tra gli allenatori, ho un debole per Walter Zenga: l'ho conosciuto al Match for Expo, quando eravamo in panchina nella squadra di Javier Zanetti. Ha fatto tanta gavetta all'estero, si è meritato un posto importante».

Seguirà i calciatori spagnoli della A?

«Li seguirò con simpatia, la Fiorentina ormai è una colonia, il Napoli quasi, ha riportato in Italia Pepe Reina, che 'me encanta' perché è un leader vero, un uomo spogliatoio. E' bello vedere tanti spagnoli qui, quando prima andavano in Inghilterra: il nostro calcio è di nuovo leader».

Il nostro?

«Certo, vivo in questo paese da 14 anni, e mi sento italiana. In Spagna, temo che qualcuno mi consideri snob, visto che ho ricevuto offerte ma ho sempre preferito rimanere in Italia. E adesso, accanto alle riprese della serie Squadra Mobile, dove interpreterò una narcotrafficante colombiana, non vedo l’ora di cominciare il campionato con Serie A TV».

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