Giordano e Cabrini: «Vi raccontiamo Napoli-Juve»

Intervista doppia ai due campioni degli anni '80: la sfida tra azzurri e bianconeri è tra quelle con più fascino del nostro campionato
Giordano e Cabrini: «Vi raccontiamo Napoli-Juve»

TORINO - A Napoli è considerata la Partita: a Torino ce ne sono altre più sentite. Le più belle, le più romantiche, sono quelle degli anni ’80, quando Napoli e Juve si giocavano lo scudetto. Bruno Giordano e Antonio Cabrini hanno vissuto tante di quelle sfide, spesso spettacolari, alcune entrate di diritto nella storia del calcio. La storia, a distanza di un trentennio, li vede entrambi allenatori: lo juventino è il ct della Nazionale femminile che insegue la qualificazione all’Europeo, il napoletano allena il Tatabanya, squadra di terza divisione ungherese. Cabrini e Giordano dopo aver lasciato Juve e Napoli si sono ritrovati a giocare insieme nel Bologna (1989/1990). Entrambi saranno incollati al televisore, sabato sera.

Napoli e Juve, male in Italia, bene in Europa.

Giordano: “Stentano, è vero. Si poteva pensare a qualche inconveniente, soprattutto per la Juve, che ha perso Pirlo, Tevez e Vidal. Quei 5 punti in meno, quelli che avrebbero dovuto ottenere con Udinese e Frosinone, per ora pesano sulla classifica, che altrimenti sarebbe stata accettabile. Quanto al Napoli, a Carpi non c’è stata la prodezza del singolo che ha sbloccato la partita. Il 5-0 sulla Lazio ha illuso un po’ tutti”.

Cabrini: “C’è stato un livellamento della Serie A, un miglioramento delle squadre di seconda fascia, che comunque fanno una preparazione diversa dalle big e ad inizio campionato sono più pronte fisicamente”.

L’Inter a punteggio pieno dopo 5 giornate: è da scudetto?

Giordano: “Non è spettacolare, ma bella concreta. Fino ad oggi Roma e Juve non hanno mantenuto le attese, ma se la giocheranno con i nerazzurri. La Juve ha vinto gli ultimi campionato con distacchi enormi. Ora ha 10 punti dall’Inter, quindi si è giocata il “bonus”. Non può più sbagliare”.

Cabrini: “Mancini ha ragione quando dice che non è ancora l’Inter che vorrebbe. Per parlare di scudetto è troppo presto: Juve, Roma e Napoli prima o poi cominceranno a correre, anche se quest’anno dovranno fare tutti i conti con le “piccole”. Sarà un campionato più equilibrato”.

4-3-3, Sarri e Allegri hanno trovato la strada giusta?

Giordano: “Per il Napoli sì. Il modulo è quello adatto agli uomini a disposizione. Insigne è bravo, ma non ha i tempi per fare il trequartista. La Juve ha due ottimi esterni come Cuadrado e Pereyra, ma ha giocatori che possono interpretare benissimo anche il 4-3-1-2”.

Cabrini: “E’ giusto rispettare le caratteristiche dei giocatori a disposizione, ma sia Sarri sia Allegri hanno uomini per poter giocare con qualsiasi modulo, a seconda delle partite”.

Un calciatore del Napoli di oggi che avrebbe fatto comodo al Napoli degli anni ’80.

Giordano: “Il mio era un Napoli fatto di uomini: un gruppo unito dentro e fuori dal campo. Higuain, Reina potrebbero giocare ovunque, ma per la tipologia di squadra che eravamo andavano bene Carnevale e Garella”.

Cabrini: “Insigne nel ruolo di esterno. Quel Napoli aveva grandi attaccanti, ma ci avrei visto bene anche Higuain, non me ne voglia Giordano”.

Un calciatore della Juve di oggi che avrebbe fatto comodo alla Juve degli anni ’80.

Giordano: “Chiellini, Marchisio e Pogba avrebbero potuto giocare anche in quella Juve”.

Cabrini: “A me piace molto Marchisio. Ma aggiungerei anche Dybala, è un talento di grandissime prospettive”.

Un giocatore da togliere alla Juve sabato sera.

Giordano: “Morata o Dybala, non ho dubbi”.

Uno da togliere al Napoli?

Cabrini: “Hamsik. Con Sarri ha trovato una sua quadratura”.

Momento pronostico.

Giordano: “Punto sul fattore San Paolo. Può spingere il Napoli verso la vittoria”.

Cabrini: “Vista la situazione di classifica, non vorrei che le squadre avessero paura di perdere. Devo dire, però, che non fa parte del loro DNA. Dico comunque 2-2”.

Il più bel Napoli-Juve al San Paolo?

Giordano: “Campionato 1985/1986: 1-0 con la famosa punizione di Maradona dall’interno dell’area di rigore. Erano tanti anni che non si vinceva con la Juve. E quella era una Juve che fino a quel momento non aveva ancora perso”.

Cabrini: “Ne ho giocati talmente tanti che è impossibile sceglierne uno”.

Cabrini, da ct della Nazionale femminile, come giudica l’ipotesi sciopero del campionato?

“Non la ritengo giusta. Questa nuova Federazione, col presidente Tavecchio, sta puntando molto sul calcio femminile, che cresce in maniera esponenziale”.

Giordano, ma Lei che ci fa nella Lega Pro ungherese?

“Faccio calcio dove mi vogliono, non dove vorrei andare. Allenerei ovunque: Germania, Canada, Stati Uniti, ma ogni giorno sono sempre più contento di essere qui a Budapest con il Tatabanya (con Tommaso Rocchi in attacco, ndr). Si vive benissimo, ci sono tanti italiani e mi faccio capire con la lingua universale: quella del calcio”. 

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