Bacca-Higuain: il grande show sudamericano

A San Siro per la prima volta contro nella sfida Milan-Napoli
Bacca-Higuain: il grande show sudamericano

MILANO - Una sfida tra bomber di razza, tra due giocatori che vedono la porta come pochi altri nel nostro campionato e che sono animati da una "garra" tutta sudamericana che li porta a dare sempre il massimo e ad avere quella cattiveria tipica dei grandi attaccanti. Milan-Napoli di domani sera vivrà anche il duello a distanza tra Carlos Bacca e Gonzalo Higuain, due che sanno bene come fare gol e le cui foto sono state appese negli spogliatoi di Castel Volturno e Milanello con la scritta "wanted", ovvero la minaccia principale per le due retroguardie. Così diversi, ma così simili, i due attaccanti sono saliti sullo stesso treno, quello del gol, ma in scompartimenti diversi e arriveranno ad incrociarsi per la prima volta nella loro carriera in uno dei palcoscenici più ambiti e prestigiosi, ovvero lo stadio di San Siro. Saranno loro due, dunque, i terminali offensivi incaricati di far male alle difese e di cercare di tramutare in gol le occasioni che riusciranno a crearsi nell'arco dei prossimi 90 minuti che avranno un sapore molto particolare per le due squadre: il Milan è alla ricerca di continuità e vorrà rimediare alla sconfitta di domenica scorsa contro il Genoa mentre il Napoli, che viene dalla bella vittoria in Europa League contro il Legia Varsavia, andrà a caccia dell'ottavo risultato utile consecutivo dopo un avvio di stagione non proprio esaltante.

STORIE DIVERSE - Analizzando le storie di Bacca e Higuain, si può notare come i due abbiano come elemento in comune la capacità di fare gol e poco altro. Il numero 9 del Napoli, fin da quando entrò nel settore giovanile del River Plate, era indicato come un predestinato tanto è vero che il Real Madrid, nel gennaio del 2007, investì sul 19enne Pipita ben 13 milioni di euro, strappandolo così alla concorrenza proprio del Milan, con Ariedo Braida che cercò in tutti i modi di portare quel giovane attaccante a Milanello, convinto di aver trovato l'erede di Shevchenko dopo che l'ucraino era stato ceduto al Chelsea. Insomma, per Higuain stare al centro dell'attenzione è sempre stato normale, un po' meno per Bacca. Il cammino professionale di Carlos, fino a pochi anni fa, è stato piuttosto lontano dai riflettori del grande calcio visto che dopo aver indossato le maglie del Baranquilla e Minerven passa al Junior dove esplode definitivamente attirando su di se le attenzioni degli scout del Brugge che lo portano in Belgio da dove poi partirà alla volta di Siviglia e in Andalusia, El Peluca, troverà la sua consacrazione definitiva, mettendo la sua firma sulle due vittorie in Europa League. Due storie totalmente diverse che rispecchiano anche le differenze che si possono trovare percorrendo i 6743 chilometri che separano Baranquilla (città natale di Bacca) e Buenos Aires (dove è cresciuto Higuain).

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