TORINO - Dybala contro Icardi, sfida nella sfida, sicuramente una delle attrazioni del derby d’Italia. Un duello a distanza strano tra due argentini che si giocano il posto in Nazionale e che potevano stare nella stessa squadra. Perchè Mancini quest’estate ha fatto un pressing indemoniato sul bianconero. Quando era a Palermo lo chiamava un giorno sì e l’altro anche. Lo voleva, lo metteva al centro el progetto nerazzurro promettendogli di farlo partire titolare al fianco di Icardi. Ma lui voleva solo ed esclusivamente la Juve. E infatti è andato a Torino e si è subito ritagliato uno spazio importante. Anche Icardi poteva diventare bianconero visto che Marotta, prima che prolungasse con l’Inter, lo aveva cercato. Ma, forse, assicurano gli esperti di mercato, è stata solo una manovra di disturbo. Eppoi tra i due c’è la corsa ad una maglia della Nazionale visto che con il recupero di Messi ci sarà un solo posto disponibile.
TATA MARTINO SU DYBALA - E allora sentiamo il parere el commissario tecnico argentino che affronta il discorso. Comincia con il bianconero. «Dybala ha un potenziale enorme, può essere il futuro dell’Argentina. Deve affermarsi con la Juve che è come se giocasse in Argentina con il River o il Boca». Frase emblematica che spiega quanta considerazione abbia il giovane attaccante che ha anche esordito, entrando nell'ultimo quarto d’ora, sostituendo addirittura Tevez. Dybala è anche ben visto dagli altri giocatori della Nazionale sudamericana. E’ giovanissimo ed ha ancora un largo margine di miglioramento. Alla Juventus ha la grande possibilità di migliorarsi, crescere, rafforzare le proprie ambizioni. Anche perché rispetto al nerazzurro ha la possibilità di disputare la Champions League. E non è un dettaglio di poco conto. E’ arrivato dall'Argentina molto carico.
Camillo Forte
Federico Masini