© www.imagephotoagency.itMILANO - La faccia di Berlusconi in tribuna non prometteva nulla di buono per Mihajlovic. Ma il colpo di testa di Luiz Adriano a pochi minuti dal termine ha rimesso tutti i rossoneri al mondo, dopo aver visto l'inferno per lunghi tratti di gara. Milan-Sassuolo finisce 2-1 e gli ospiti sono stati in 10 sin dalla mezz'ora del primo tempo.
MILAN - SASSUOLO 2-1 TABELLINO, CRONACA, STATISTICHE
BACCA SU RIGORE - Mihajlovic conferma le indiscrezioni e butta dentro il giovanissimo Donnarumma tra i pali, in un'atmosfera bollente al Meazza, con tanto di contestazione alla società. Il tridente in linea è la scelta del tecnico serbo, con Bacca centravanti, Cerci e Bonaventura sugli esterni. In difesa si ricorre all'esperienza di Alex al fianco di Romagnoli. Anche Di Francesco sceglie il tridente chic, con Berardi insieme a Defrel e Floro Flores. Dopo un tentativo di Bonaventura da fuori, alla mezz'ora la gara vive il momento decisivo: Consigli stende Bacca in uscita, rigore e rosso. Sul dischetto di destro realizza Bacca, con il subentrato (a Floro Flores) Pegolo che tocca, ma non respinge: 1-0 e sospiro di sollievo per Mihajlovic e i milanisti.
SEMPRE BERARDI - Nel secondo tempo doccia gelata sulla schiena dell'esordiente Donnarumma, che legge con lentezza una punizione tagliata del solito Berardi e prende il gol sul suo palo, immaginando una scelta diversa dell'attaccante del Sassuolo: 1-1. Chissà cosa è passato in quel momento nella testa di Mihajlovic, che si è fidato ciecamente del giovane portiere. Il Milan sembra ancora più scosso e, nonostante la superiorità numerica, le occasioni da gol sono un miraggio. La manovra è lenta, impacciata e nessuno sembra prendersi le giuste responsabilità. Mihajlovic mette dentro Luiz Adriano e Bertolacci, per Kucka e Poli, ma sulla qualità del gioco cambia poco. Ma all'87' proprio il brasiliano appena entrato decide il match con un colpo di testa scacciaguai, che batte il Sassuolo e allontana polemiche e crisi, minacciose su Milanello.
ALLUNGO UDINESE - Alla fine è arrivata la prima vittoria casalinga nel nuovo stadio. L'Udinese la raccoglie alla nona giornata di campionato grazie a un gol di Lodi su calcio di punizione contro la matricola Frosinone. Un Frosinone che pure prova a fare la sua gara, ben disposto in campo e mai troppo arrendevole. Salvato nel finale da un passivo che sarebbe potuto essere - ingiustamente - più pesante da alcune buone parate di Leali su Thereau, Lodi e Badu. Il primo tempo, a dir poco scevro di spettacolo, si chiude con l'Udinese avanti per una rete a zero. Decisivo al 21' un calcio di punizione di Lodi da posizione defilata sulla destra d'attacco. Il centrocampista bianconero fa partire un tiro-cross, ma Leali esce male e la palla si infila in rete. Per il resto è davvero poca cosa. L'Udinese fa più gioco, ma non basta. Il Frosinone dal canto suo è ben disposto in campo, e i due portieri restano quasi inoperosi. La ripresa si apre con una maggior vivacità dei ventidue in campo, gli stessi della prima frazione di gara. Al 5' Sammarco impegna Karnezis alla prima parata, d'istinto con il piede, su un tiro da posizione ravvicinata. Poi sul capovolgimento di fronte Di Natale trova una prateria, si porta sul fondo e calibra un tiro insidioso che Leali toglie dalla rete deviando in calcio d'angolo. Il capitano dei friulani prova a chiudere la partita 5' più tardi con un calcio di punizione dal vertice destro dell'area di rigore che sfiora il palo. Con il passare dei minuti, tuttavia, la partita cala di nuovo di ritmo. Solo Castillo da una parte e Di Natale dall'altra provano a cambiare l'inerzia della gara facendo qualcosa in più rispetto al classico compitino. Il cileno si inventa un'azione personale al 24' che lo porta in area e gli regala lo spazio per il tiro, ma la sua conclusione si spegne sul fondo. Di Natale dal canto suo prova a sfruttare gli spazi che il Frosinone offre in contropiede, ma l'intesa con i compagni di reparto non è sempre ottimale e quando Colantuono lo rileva nella staffetta con Aguirre è rimasto ancora a secco. È proprio il nuovo entrato, a pochi minuti dal termine, ad avere sui piedi la palla del raddoppio che potrebbe mettere l'Udinese al riparo da rischi. Ma l'uruguaiano, solo a due passi dalla porta vuota, spreca l'assist perfetto di Badu calciando alto sopra la traversa. In pieno recupero è Leali a salvare il Frosinone ancora una volta con una parata d'istinto sulla conclusione a botta sicura di Thereau da posizione ravvicinata. E subito dopo sulla punizione dal limite ancora di Lodi. Prima che anche Badu allo scadere fallisca un clamoroso colpo del ko.