Tavecchio choc: frasi razziste e omofobe, ma si difende: «E’ un ricatto»

Il presidente della Figc avrebbe rilasciato affermazioni offensive durante un colloquio con la rivista Soccerlife

ROMA – Nuova gaffe (dopo l'«Optì Pobà e i neri mangiatori di banane»), per usare un eufemismo, da parte di Tavecchio. Il presidente della Figc, infatti, avrebbe rilasciato affermazioni razziste e omofobe in un colloquio con la rivista sportiva Soccerlife e ricostruite dal Corriere della sera. «La sede della Lega Nazionale Dilettanti? Comprata da quell’ebreaccio di Anticoli» e «Non ho niente contro gli ebrei, ma meglio tenerli a bada. Tenete lontano da me gli omosessuali» sono le frasi che incastrerebbero Tavecchio in un nuovo scandalo.

LA DIFESA – Lo stesso Tavecchio, però, si dice innocente: «Sono vittima di un ricatto. Ho incontrato una persona che conosco da tempo, alla quale non ho concesso, come invece chiedeva, finanziamenti per la sua attività editoriale e la possibilità di utilizzare la Federazione come veicolo per ottenere contributi europei. Ho ottimi rapporti con la Comunità ebraica, non solo di natura sportiva, e ho sostenuto la posizione di Israele nell’ultimo Congresso della Fifa. Ogni tentativo di screditarmi e calunniarmi attraverso metodi illeciti, che rispondono a metodologie oggi purtroppo assai diffuse, sarà perseguito nelle sedi opportune».

DALLA COMUNITA’ EBRAICA – Intanto dalla comunità ebraica italiana arrivano parole di critica verso Tavecchio: «Le indecenti affermazioni antisemite ed omofobe del presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio costituiscono un fatto gravissimo e – precisa Renzo Gattegna, presidente degli ebrei italiani – un danno di immagine immenso per la credibilità dello sport nazionale e delle sue istituzioni. Un nuovo passo falso che - ha concluso - mi auguro porti chi di dovere a fare le più opportune riflessioni». Ad attaccare il presidente della Figc anche Lapo Elkann che attraverso Instagram ha scritto: «Sono una vergogna le parole antisemite di Tavecchio. Lo sport deve unire le religioni e le nazioni e soprattutto chi lo rappresenta ha il dovere di farlo. Sempre. #sporthasnoboundaries #stopracism». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...