Serie A, Napoli-Inter 2-1: Higuain porta gli azzurri in vetta alla classifica

Una doppietta dell'argentino decide una partita ricca di emozioni: per i nerazzurri accorcia Ljajic e nel finale due pali negano il pari

NAPOLI - Tre punti e primato solitario: il Napoli è in vetta alla classifica da solo con 31 punti. Al San Paolo cade l'Inter 2-1: decide il Pipita Higuain, che vola in testa alla classifica cannonieri con 12 reti. La squadra di Mancini, però, esce a testa alta da Fuorigrotta e si dispera per due pali colpiti nel recupero da Miranda dopo un intero secondo tempo giocato in inferiorità numerica (espulso Nagatomo).

NAPOLI-INTER 2-1: STATISTICHE E TABELLINO

SERIE A - LA CLASSIFICA

SENZA MELO - Mancini sorprende tutti con le sue scelte iniziali, lasciando in panchina Jovetic e Felipe Melo. A centrocampo i tre sono Brozovic, Medel e Guarin. In avanti c'è Ljajic con Perisic ed Icardi. In difesa, sulle fasce, D'Ambrosio a destra e Nagatomo a sinistra. Sarri, invece, conferma i suoi "titolarissimi".

SUBITO PIPITA - Passa poco più di un minuto e il Napoli si ritrova in vantaggio. Murillo sbaglia un rinvio, ne approfitta la premiata ditta Callejon-Higuain, con il Pipita che scaraventa un destro potentissimo alle spalle di Handanovic mandando in delirio il San Paolo. Non contenta, la squadra di Sarri continua a imporre il proprio gioco, alla ricerca del raddoppio: Hamsik va due volte al tiro, entrambe di sinistro, ma senza successo. L'Inter lascia giocare, ma alterna fasi di pressing forsennato ad altre di incrediible passività. Dall'altro lato gli azzurri vanno in pressing e quando la palla passa dalle parti degli esterni difensivi nerazzurri, sono sempre patemi per Mancini. Il primo sussulto nerazzurro è al 29': Guarin tira a giro di sinistro sfiorando la traversa. Poi è Icardi a tentare un timido tentativo di testa (32'). Nel frattempo il Napoli continua a fare la partita, pur non mantenendo le spaventose percentuali di possesso palla delle ultime partite. 

INTER IN 10 - L'Inter, però, si fa male da sola. Nagatomo si becca due gialli da Orsato in pochi minuti (trattenuta su Callejon e fallo su Allan) lasciando i suoi in inferiorità numerica al 44'. 

RADDOPPIO PIPITA - Mancini sorprende anche nei cambi ad inizio ripresa: esce Icardi, entra Telles per risistemare la difesa dopo l'espulsione di Nagatomo. Il Napoli continua nella sua insistente ricerca del raddoppio, che arriva al 62'. Albiol in anticipo aereo lancia di fatto Higuain a rete: il Pipita fa a sportellate con Murillo e Miranda e piazza un diagonale all'incrocio imprendibile per Handanovic.

ORGOGLIO NERAZZURRO - Sembra finita per la squadra di Mancini, ma i nerazzurri cacciano fuori dal cilindro trenta minuti pazzeschi: Ljajic al 67' accorcia le distanze con un bel sinistro dall'interno dell'area di rigore interrompendo così l'imbattibilità di Reina a 534 minuti (record europeo per questa stagione). Sarri prova a correre ai ripari: dentro El Kaddouri per uno spento Insigne, fuori Hamsik per David Lopez. Napoli più coperto, ma l'Inter ormai è padrona del gioco. Brozovic, dopo un'azione personale, tira fuori facendo tirare un sospiro di sollievo al San Paolo.

FINALE DA BRIVIDI - Mancini toglie anche Perisic, al suo posto entra Jovetic (83'). Biabiany (subentrato a Guarin), crossa per Ljajic, ma Reina salva in uscita bassa. Il Napoli avrebbe all'89' la palla per chiudere i conti: Higuain ne supera tre, ma Handanovic è superlativo sul sinistro dell'argentino. Da un'imprecazione del pubblico di Fuorigrotta si passa ad un ringraziamento accorato a San Gennaro: prima il palo nega a Jovetic (su cross di D'Ambrosio) di la gioia del pari (92'). Un minuto dopo Reina salva e devia (sempre sul palo) il colpo di testa di Miranda. Finisce  2-1, il San Paolo può urlare la sua gioia. Il primato in classifica mancava dal 1990, anno del secondo scudetto.

 

 

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