Il questore di Roma: «Dialogo con il club, ma la legalità va rispettata»

Nicolò D'Angelo analizza così il rapporto sulla sicurezza nella capitale nel 2015 che ha determinato nell'anno un aumento del 275% dei Daspo: «Siamo disponibili a lavorare con il Coni e con le società romane. Ma il dialogo può esserci solo nella cornice della legalità»
Il questore di Roma: «Dialogo con il club, ma la legalità va rispettata»© Bartoletti

ROMA - Nel 2015 a Roma e provincia sono aumentati del 10% gli arresti e calate del 7,1% le denunce, ma la vera impennata si è registrata nel numero dei Daspo, il divieto di assistere a manifestazioni sportive comminato dal questore. L'incremento dei provvedimenti è stato del 275%. È quanto emerge dal rapporto sulla sicurezza nella capitale nel 2015 presentato stamani dal questore Nicolò D'Angelo. L'anno trascorso è stato caratterizzato dalla decisione del prefetto Franco Gabrielli - in carica da inizio aprile - di dividere le curve di Roma e Lazio con barriere mobili per motivi di sicurezza. Una misura fortemente contestata dagli ultrà. Nel 2015 si è registrato una diminuzione del numero degli spettatori del 13% per la Lazio e addirittura del 39% per la Roma, secondo dati citati dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. "Ciò è stato dovuto ai motivi che ben sapete - ha detto il questore ai giornalisti -. A Roma il nostro problema è solo fare un tifo sano, con le regole previste. Siamo disponibili a lavorare con il Coni e con le società romane. Ma il dialogo può esserci solo nella cornice della legalità, che vogliamo rispettata. Lo stadio è dei cittadini romani".

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