Serie A, Juventus e Napoli: date i numeri 

I bianconeri sbagliano meno, più assist e gol per gli azzurri
Serie A, Juventus e Napoli: date i numeri © MATTEO CIAMBELLI/PEGASONEWSPORT

TORINO - Non è soltanto il confronto a suon di gol tra Gonzalo Higuain (21 squilli) e Paulo Dybala (12) a infiammare il duello scudetto. Napoli e Juventus, distanziate la miseria di due punti, dominano la scena in ragione di una superiorità globale.

DIFENDERE BENE E' DECISIVO - Intanto, a Fuorigrotta e dintorni, gli scongiuri sono consentiti, visto che nelle ultime quattro stagioni lo scudetto ha premiato la squadra dotata della difesa (o meglio, guidata dalla fase difensiva) migliore. La Juventus, in questo senso, ha imboccato un cammino beneaugurante. Ma altri dati spiccano in uno scenario che premia talora il Napoli, tal’altra i vicecampioni d’Europa. E pazienza se di qui a maggio i tecnici coinvolti faranno a gara per alleggerirsi dal fardello delle pressioni, oppure per ribadire che il tricolore riguarderà 3-4-5-x squadre. Le cifre, e il trend di questo campionato, lasciano intendere che lo scudetto toccherà nuovamente la piazza napoletana dopo 26 anni di attesa, oppure ancora la Torino bianconera, per il quinto titolo consecutivo. Già, la storia si scrive (anche) con i tiri effettuati (nessuno meglio dell’attuale capolista: 287, di cui 137 in porta, con l’inseguitrice a quota 257, di cui 126 nello specchio). Attenzione ad assist e cross: nel primo caso il Napoli è ancora davanti a tutte (69, di cui 21 vincenti, contro i 62 della Roma e i 56 - di cui 17 decisivi - per la Juventus trascinata dai 6 di Dybala nelle 11 partite della mega-rimonta); nel secondo fa meglio di tutte la Lazio, seguita da Verona e Palermo.

SCONTRO DIRETTO: -18 - Spaventoso è pure il dato relativo alle parate effettuate da due “santoni” come Pepe Reina e Gigi Buffon: alle 95 parate del blucerchiato Emiliano Viviano, primatista tallonato dal palermitano Stefano Sorrentino, lo spagnolo risponde con 41 interventi e il capitano bianconero con 36. E’ il segno che, in entrambi i casi, la fase difensiva costituisce un elemento portante e in questo caso i meriti vanno soprattutto a Sarri, considerato il lascito di Rafa Benitez. Ah, poi si dà il caso che il 13 febbraio allo Stadium sia in programma la sfida diretta: è possibile (non probabile) che entrambe ci arrivino con percorso netto.

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