TORINO - C’è modo e modo di giocare Juventus-Napoli di questa sera. Lo si farà sul terreno di gioco, ovviamente, ma in verità lo si farà anche in tribuna. In un box per i collegamenti televisivi, ad esempio. Ed in questo senso (contro la finalissima del Festival di Sanremo peraltro) a scendere in campo saranno i telecronisti di Premium Sport e Sky Sport: Sandro Piccinini e Antonio Di Gennaro da una parte, Fabio Caressa e Beppe Bergomi. Di partite ne han già viste e commentate a centinaia, ma anche loro “sentono” la responsabilità di raccontare mezz’Italia un match che potrebbe davvero decidere decidere il campionato. Come appunto ci hanno spiegato i due commentatori tecnici Di Gennaro e Bergomi.
QUANTI SPUNTI - «Fa piacere commentare Juve-Napoli - spiega Di Gennaro -: è una di quelle partite che professionalmente ti riempiono. E peraltro si annuncia un match davvero combattuto, avvincente, aperto. Il Napoli in teoria ha due risultati utili da inseguire: è chiaro che la vittoria aprirebbe scenari di un certo tipo, ma anche un pari sarebbe prezioso. Tuttavia non credo che si presenti a Torino con l’idea di speculare perché per indole, il Napoli di Sarri non tende ad aspettare, ma a cercare di imporre il proprio gioco. Quanto alla Juve, beh, che dire? Una squadra che arriva da 14 successi consecutivi... Sono sicuro, ci saranno ottimi spunti per noi commentatori. A livello tattico, fisico, tecnico. Sarà spetacolo vero, insomma: altro che registare la partita...». Ma si può dire che questo, più di altri, sia un match rischioso per chi commenta? Nel senso che basta una mezza parola in più o in meno per stuzzicare la suscettibilità di una o dell’altra tifoseria? «Ah, quel rischio c’è sempre. Qualcuno ti dice che parteggiavi, qualcuno che porti bene o male... Ma la realtà è che il nostro linguaggio deve essere equidistante, dobbiamo limitarci a valorizzare le belle azioni».