© LaPresseTORINO - Saltare la notte dell’Allianz Arena è stata una brutta rinuncia, ma Paulo Dybala è un ragazzo molto più intelligente e maturo dei suoi 22 anni. Smaltita la delusione, si è subito concentrato sull’operazione rientro. Riposo e full immersion di terapie al polpaccio ammaccato (edema da sovraccarico al soleo). Non un problemone, visto che non c’è lesione, ma pur sempre un muscolo più infido di altri. L’argentino spera di tornare disponibile già domenica, per il derby contro il Torino.
IL TEST - La speranza c’è e già domani, quando l’ex palermitano sosterrà un primo test, si capirà quanto potrà diventare concreta. In casa Juventus, a maggior ragione dopo la rinuncia in Coppa, la parola d’ordine è “non correre rischi” in vista dell’intenso finale di stagione. Dybala, però, ci spera. E ci crede. Sensazioni positive confermate anche dalle indiscrezioni che arrivano dall’Argentina. Il numero 21 bianconero vuole disputare il derby anche per non dover rinunciare alla convocazione del ct Gerardo “Tata” Martino. Una convocazione dal sapore particolare: per la prima volta potrebbe allenarsi con l’idolo Leo Messi, durante i raduni autunnali assente per infortunio. Ma la priorità, tanto per la Juventus quanto per l’Argentina e per il giocatore, è quella di evitare uno stop più lungo. Allegri è stato chiaro l’altro giorno: «Non l’ho portato a Monaco per scongiurare la possibilità di perderlo per un mese». Dovesse fallire l’operazione derby, Dybala rientrerebbe dopo la pausa, quando allo Stadium arriverà l’Empoli.
Leggi l'articolo completo su Tuttosport