Il Milan condiziona il mercato degli allenatori

Se i rossoneri scelgono Di Francesco (sullo sfondo resta Montella), parte la rivoluzione sulle panchine. Gasperini piace al Sassuolo, mentre Juric è in direzione Genoa

SandroBocchio
Torino. La divisione appare netta, per quanto riguarda il futuro delle panchine in serie A. Tra le grandi non ci saranno rivolgimenti, con rare eccezioni. Il resto è tutto aperto: vuoi perché i destini delle singole squadre non sono ancora stati decisi, vuoi perché le strategie devono essere definite. Le grandi, innanzitutto. La Juventus andrà avanti con Massimiliano Allegri, anche se si devono definire con esattezza i termini del nuovo accordo. Allo stesso modo Maurizio Sarri non si muoverà da Napoli, Luciano Spalletti dalla Roma e Roberto Mancini dall'Inter. Incerto il futuro di Paulo Sousa alla Fiorentina (risuonano sirene straniere), tutto da definire quanto capiterà al Milan, dove l'unica certezza – al di là delle dichiarazioni di facciata – pare essere certo il divorzio da Sinisa Mihajlovic. Resta in pole-position Eusebio Di Francesco, in attesa di notizie a Sassuolo, ma l'allenatore si muoverebbe soltanto in presenza di un progetto definito e certo, a ogni livello. Altrimenti non varrebbe la pena salutare.

Più fluida la situazione nel resto del gruppo. Al capolinea l'avventura di Gian Piero Gasperini al Genoa: “Vorrei un presidente forte e una società credibile”, ha detto dopo il successo sul Frosinone. Logico che cerchi un luogo dove costruire con maggiore serenità e in un ambiente più “amico”, dopo gli screzi stagionali con la Gradinata Nord. Sassuolo è una soluzione possibile, mentre Ivan Juric potrebbe lasciare Crotone per approdare in Liguria. La Lazio ha appena licenziato Stefano Pioli per affidare la squadra a Simone Inzaghi: sullo sfondo si staglia l'ombra di Mihajlovic. L'Atalanta ci congederà da Edy Reja: Rolando Maran è una possibile alternativa. Al Torino tutto ruota intorno a quello che sceglieranno di fare Urbano Cairo e Giampiero Ventura, mentre Carpi, Frosinone e Palermo devono prima capire a quale campionato prenderanno parte la prossima stagione. A Udine si sta giocando le sue chance Gigi De Canio, subentrato in corsa a Stefano Colantuono, a Genova (fronte Sampdoria) Vincenzo Montella ha firmato per tre anni. Resterà, a meno di cataclismi (una caduta in B) o di chiamate irrinunciabili (il Milan, per esempio). Così come resterà Roberto Donadoni a Bologna: la società ha ribadito che il progetto è costruito su di lui, con tanti saluti alla Nazionale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Serie A, i migliori video