Altobelli: «Cesare Maldini, amico e maestro»

Il campione del mondo 1982: «Ho passato una vita insieme a Cesare. Mi ha insegnato tanto. Ovunque andasse era considerato una leggenda»
Altobelli: «Cesare Maldini, amico e maestro»

ROMA - Spillo Altobelli, storico attaccante dell'Inter e campione del Mondo con l'Italia nel 1982, ha ricordato Cesare Maldini a pochi giorni dalla sua scomparsa. I due erano legati da un rapporto di amicizia che durava dalla felice spedizione in Spagna che vide il trionfo azzurro, quando Maldini era l'allenatore in seconda della Nazionale e Altobelli uno degli attaccanti più forti della Serie A: «Il rapporto con Cesare è iniziato durante i Mondiali del 1982. Abbiamo passato insieme 40 giorni meravigliosi. Io non ero uno di quelli che giocava di più e quindi mi allenavo spessissimo con lui. Cesare è stato una fonte di consigli importantissimi per il Mondiale e per la mia carriera. Diceva a tutti noi di prepararci con umiltà, di allenarci duramente perchè il nostro momento sarebbe arrivato. Io ho eseguito alla lettera ciò che mi ha detto e quando è toccato a me sono riuscito a togliermi tante soddisfazioni, come quella di segnare un gol in finale di Coppa del Mondo. I suoi consigli mi sono serviti da quell'esperienza fino alla fine della mia carriera».

UN DERBY TRA AMICI Altobelli e Maldini erano divisi dai colori delle squadre di appartenenza: Cesare, con il Milan, è stato il primo italiano ad alzare la Champions League, mentre Spillo ha passato 11 anni tra le file dell'Inter. E' sempre stato un derby tra amici che è continuato nell'esperienza che entrambi hanno avuto da commentatori per BeIN Sports Arabia e Al Jazeera: «Per il nostro lavoro di commentatori abbiamo passato 10 anni insieme a viaggiare. Africa, Asia, ovunque andasse lui era una leggenda. Aveva il rispetto incondizionato di tutti perchè tutti conoscono la sua storia, i suoi successi. Tutti ricordano la foto di lui che alza la Coppa dei Campioni con la maglia del Milan. In Asia era amatissimo. Dove arrivava Al Jazeera arrivava anche lui ed era molto apprezzato sia come figura professionale che come persona. Abbiamo fatto tantissimo insieme e sono felice di aver avuto questo privilegio».

CESARE MALDINI, LA FONTE - «Io ho imparato tantissimo dai suoi consigli e penso che sia stato così per tutti quelli che lo hanno conosciuto. Per me Cesare è stato un maestro, un professore di vita e di calcio, ma come lo è stato per me così è stato per tanti altri. Devo dire che negli ultimi anni per me è stato una fonte inesauribile di idee. Era una persona intelligentissima e sensibile e capiva le cose prima degli altri. Ho imparato tanto. Quando ho saputo della sua scomparsa mi ha pervaso un senso di angoscia perchè perdevo un maestro, ma soprattutto un amico»

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