Torino e Belotti, che notte trionfale! 5-1 al Bologna

La squadra di Mihajlovic schianta i rossoblù: tripletta del centravanti, che sbaglia un altro rigore, reti di Martinez e Baselli. Nuovo infortunio per Ljajic
Torino e Belotti, che notte trionfale! 5-1 al Bologna© Paolo Pavan ©

TORINO - Un trionfo individuale e collettivo, per i granata, davanti ai propri tifosi. Un trionfo per Mihajlovic e per Belotti, in primo luogo: 5-1. Dal rigore (decisivo) sbagliato a Milano all'ultimo secondo alla tripletta al Bologna, con allegata la convocazione in Nazionale: è la notte del Toro di Belotti, salito al quarto gol in campionato in 2 partite (contro il Diavolo aveva comunque segnato di testa il provvisorio 1 a 1). E dire che nel finale di partita Belotti riesce di nuovo a farsi parare un rigore! Anche stavolta, sì. Ma è ininfluente, questa volta. E precede il tocco da due passi che significa tripletta: e 5 a 1. Resta il fatto che il giovane centravanti granata schianta la squadra di Donadoni già nel primo tempo, in appena una decina di minuti tra il 28' e il 38', e regala i primi tre punti a Mihajlovic, all'esordio allo stadio Grande Torino in campionato. Più che spettacolare (davvero entusiasmante, per larghi tratti della gara) la prova del Toro, al di là dell'ennesimo svarione della fase difensiva, in occasione dell'1 a 1 di Taider. Decisamente efficace la manovra offensiva dei granata, a segno anche con Martinez e Baselli nella ripresa, di fronte a un Bologna sovente surclassato in ogni reparto, e uscito nei fatti di scena, dopo il 2 a 1 di Belotti. Unica nota negativa per Miha: il nuovo infortunio di Ljajic. Ma indubbiamente il Toro ha meritato e fin stupito, per la qualità e l'intensità del gioco. E per la rabbia che ha messo in campo, dall'inizio alla fine. Grande festa sugli spalti, e non solo a fine gara. La cronaca della partita, ora.

LA RIVOLUZIONE - Cambiano le formazioni rispetto alla prima giornata, con sul palcoscenico, in particolare, la rivoluzione non solo in difesa di Mihajlovic. Dopo gli svarioni di Milano con il Diavolo, quando i centrali erano Rossettini e Moretti, contro il Bologna (impostato a sua volta sull'asse Pulgar-Destro tra centrocampo e attacco) le novità portano al rilancio di Bovo e all'esordio in granata di Castan, ex sampdoriano e romanista. Recuperato Ljajic, dopo la violenta contusione subita una settimana fa: ma anche stavolta dovrà uscire presto per infortunio. Esordio col Toro in serie A anche per il jolly offensivo spagnolo Iago Falque, assente contro il Milan. A centrocampo, per la prima volta in campo da titolari, i redivivi Baselli e Benassi, ai fianchi del confermato Vives. Febbre alta sugli spalti, col Torino al debutto nel proprio stadio, in campionato, e con un mercato destinato a regalare ancora sorprese, nei prossimi giorni: a cominciare dalla trattativa per il portiere della Nazionale inglese, Hart, in uscita dal City. Ma torniamo alla partita. Il primo brivido è un tiro di Belotti al 9', parato da Mirante, all'interno di una prima fase di gioco caratterizzata da un globale equilibrio, pur con i granata decisi a aumentare fin da subito i ritmi, per favorire il flusso delle manovre, con lo sviluppo del dinamismo. E proprio la qualità delle azioni, unita alla velocità di esecuzione, si dimostrano strada facendo la chiave vincente. Anche perché in mediana il Bologna fa poco filtro e in difesa Gastaldello e Oikonomou soffrono i movimenti di Belotti e compagnia.

LJAJIC KO - Così, nonostante il nuovo stop di Ljajic, uscito già al 26', stavolta per problemi muscolari (Martinez al suo posto, subito insidioso con un tiro deviato in angolo da Mirante), il Torino aumenta la pressione, alza il baricentro e dà sempre meno punti di riferimento, facendo ballare bene il pallone tra gli interni e il tridente offensivo. Il gol al 28' è un naturale sviluppo di quello che si vede sul prato: lancio di Vives per De Silvestri, in spinta sulla destra, cross immediato e anticipo di testa di Belotti su Oikonomou. E il difensore greco andrà per farfalle anche più tardi, al 38', quando il centravanti granata – nuovamente innescato dal terzino destro del Toro – realizzerà il secondo gol in fuga, con un tocco volpino davanti a Mirante. In mezzo, al 32', i granata avevano incassato incredibilmente un altro gol… assurdo, dopo quelli regalati al Milan: Baselli perdeva palla a metà campo, Taider se ne andava solingo in contropiede, Vives non riusciva a chiudere per tempo, Castan arretrava invece di affrontare l'avversario al limite e il bolognese alla fine aveva buon gioco nell'infilare Padelli. Poi, come detto, il secondo gol di Belotti: con il risultato – il 2 a 1 di fine primo tempo – fedele specchio di quanto visto sul prato.

SUBITO IL 3-1 - La ripresa si apre con un Toro straordinariamente in palla, deciso a insistere ancora per acquistare ulteriore fiducia e chiudere la partita. Un atteggiamento tattico e caratteriale intelligente, che dà i suoi frutti già dopo 8 minuti: Iago Falque, in crescendo, va via sulla destra, centra basso, Benassi la prolunga di tacco e Martinez infila a porta vuota. Il venezuelano va vicino alla doppietta poco dopo, con una sventola deviata da Mirante, sull'onda di un'euforia collettiva che unisce i tifosi e i giocatori di Mihajlovic. Il Bologna non c'è più. In difficoltà, senza la capacità di reagire, sfiduciato e incerto con il pallone tra i piedi. Tanto che Acquah al 26' (entrato al posto di uno stanchissimo Benassi) per poco non infila il 4 a 1 (parata di Mirante, a tu per tu col ghanese). Poi il tracollo finale dei rossoblù. Con Boyè, neoentrato al posto di Iago, che offre un assist dorato per Baselli, dopo aver recuperato una palla sulla trequarti: tocco facile in porta per il centrocampista, che aveva già segnato al Milan. Infine, Belotti si procura un rigore (fallo di Pulgar) ma poi se lo fa parare da Mirante, come già da Donnarumma. Quindi firma la tripletta, al 43', da due passi, su assist di Molinaro. E il trionfo granata è completo.

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