© PEGASO NEWSPORTFIRENZE - Come è possibile dominare un tempo, segnare quattro gol e vincere solo al 93'? Se lo chiede la Fiorentina, che al Franchi deve soffrire fino ai minuti di recupero per battere il Palermo ultimo in classifica. Va in gol con Kalinic e Babacar, ma l'arbitro Giacomelli (con i suoi assistenti) annulla sbagliando tutto, segna con Bernardeschi su rigore, poi cala nella ripresa consentendo ai siciliani di trovare l'1-1 con una punizione di Jajalo. Fino al forcing finale con il gol liberatorio di Babacar. Corini, all'esordio dopo l'esonero di De Zerbi, voleva un segnale ma non l'ha ottenuto. La classifica del Palermo è quella che è e la striscia negativa record si allunga a otto sconfitte consecutive.
LA FIORENTINA NE SEGNA TRE - Il primo tempo è della Fiorentina, che domina in tutte le zone del campo. Undici tiri contro due, 65% di possesso palla e la sensazione di poter segnare in qualsiasi momento. Male il Palermo e pessima la prestazione dell'arbitro. All'11' Kalinic segna di testa ma il suo gol è annullato per un fuorigioco che non c'è (lo teneva in gioco Cionek), mentre al 37' è Babacar a vedersi cancellare una rete validissima per un fallo inesistente su Posavec. Due gol annullati ingiustamente e nel mezzo uno valido. Al 33' Aleesami in area respinge con la mano un tiro di Tello: rigore giusto e gol di Bernardeschi.
MA DEVE ASPETTARE IL QUARTO - La squadra di Corini subisce e non reagisce. Ma durante l'intervallo succede qualcosa, perché nella ripresa cambia tutto. Più aggressivo e determinato, il Palermo va all'attacco e dopo 4' trova il pareggio. La punizione a giro di destro di Jajalo è imparabile per Tatarusanu. La Fiorentina sembra ferma e poco dopo rischia addirittura di andare sotto per una conclusione di Quaison che sfiora la traversa. Corini applaude e cambia inserendo Rispoli al posto di Morganella. La squadra di Sousa però non ci sta e torna a spingere, nel finale entrano Zarate e Chiesa e al 93' risolve Babacar con un colpo di testa in mischia. Finisce 2-1, tra gioia e polemiche.