© LaPresse/SpadaMILANO - Dopo due sconfitte casalinghe il Milan torna a vincere a San Siro superando la Fiorentina al termine di una partita intensa ed equilibrata, che potrebbe essere stata l'ultima dell'era Berlusconi. Alla vigilia del 'closing' per il passaggio di proprietà del club - dato ormai per imminente - arrivano così tre punti pesanti per il 'Diavolo', che resta in lotta per l'Europa a 4 punti dalla Lazio sesta e a -5 dall'Atalanta e dall'Inter. Un'Europa che sembra ormai irraggiungibile invece per i toscani, lontani quattro lunghezze dai rossoneri.
AVVIO INTENSO - Vincenzo Montella - senza gli infortunati Bonaventura, De Sciglio, Montolivo, Romagnoli e Antonelli - schiera i suoi con un 4-3-3 in cui Bacca è preferito a Lapadula come centravanti (affiancato dagli spagnoli Suso e Deulofeu) mentre in cabina di regia c'è Sosa. Paulo Sousa sull'altro fronte, privo dello squalificato Bernardeschi, non abbandona il suo 3-4-2-1 ma lascia in panchina l'ex Saponara schierando Borja Valero e Ilicic a supporto di Kalinic. I ritmi sono alti fin dall'avvio e la prima vera chance è per la Fiorentina, con Borja Valero che al 12' costringe Donnarumma all'intervento in tuffo con un insidioso sinistro dal limite. A passare per primo però è il Milan, che al 16' capitalizza una punizione calciata da Sosa grazie al colpo di testa vincente di Kucka. La gioia del 'Meazza' durà però appena quattro minuti, il tempo di vedere Kalinic scappare via a Gomez sul cross tagliato di Chiesa e insaccare il pallone dell'1-1. Le due squadre non fanno calcoli e si affrontano a viso aperto e al 31', su un errore in uscita di Borja Valero, Deulofeu riporta di nuovo avanti i rossoneri spedendo la palla all'angolino con un perfetto destro a giro dal limite dell'area. I viola reagiscono, rischiando di prestare il fianco alle ripartenze rossonere, ma al 41' vanno vicini al pari: punizione di Ilicic e colpo di testa di Gonzalo che sfiora la traversa. Sul cambio di fronte è poi il Milan a recriminare, perché sul potente destro di Pasalic il portiere Tatarusanu si supera deviando in tuffo la palla sul palo. Sull'ultima ripartenza del primo tempo è invece l'assistente dell'arbitro a fermare Bacca lanciato a rete per una dubbia posizione di fuorigioco.
DIGA ROSSONERA - Si va al riposo sul 2-1 e al rientro dagli spogliatoi si riparte senza cambi e con ritmi inizialmente più blandi rispetto al primo tempo. La Fiorentina però, pur avendo sulle gambe la stanchezza della vittoriosa trasferta di Europa League a Monchengladbach, è costretta a spingere alla caccia del pari e ci prova. Come al 6', quando Kalinic si invola verso Donnarumma ma viene steso da Gomez che se la cava col giallo tra le proteste dei viola che chiedevano invece il rosso (ammonito anche Vecino). Gli ospiti premono e una clamorosa chance arriva al 56', quando su una punizione calciata da Borja Valero il colombiano Sanchez calcia incredibilmente alto a due metri dalla porta rossonera. La difesa di casa tiene botta e così Sousa prova a cambiare qualcosa, mandando in campo Tello e Badelj al posto di Chiesa e Cristoforo. L'ex gigliato Montella replica inserendo Zapata e Bertolacci per Kucka e Deulofeu, gli autori dei due gol, passando così a un 3-5-2 con Suso in appoggio a Bacca. E proprio lo spagnolo si incunea in area al 74' ma dopo il contrasto con Gonzalo viene ammonito per simulazione. Si entra nel rush finale e arrivano le ultime mosse dei due tecnici: tra i viola fuori Ilicic e dentro Saponara (81'), nel Milan entra Poli al posto di Sosa ma in mezzo c'è l'occasionissima capitata sui piedi di Abate, che servito da Bertolacci calcia addosso a Tatarusanu. La Viola però non ha più energie per pungere e il Milan può così far festa. In attesa della nuova era cinese.