Pagina 10 | Juventus, Bonucci: «Le offerte? Avrei dovuto parlare inglese o catalano...»

TORINO - E' tornato a segnare. E ad essere decisivo. Leonardo Bonucci parla a Mediaset del pareggio contro l'Udinese, analizzando così la partita della Juventus: «Abbiamo abbassato il livello d'intensità mentale e ne abbiamo risentito. Ma nonostante una gara non brillante abbiamo guadagnato un punto sulla seconda che è la cosa più importante».

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LA CLASSIFICA
«Che importanza ha questo gol? Nessuna in particolare, io gioco, segno e lotto per la Juventus che è una grande squadra». Poi, nel particolare, Bonucci ha voluto raccontare come è arrivato il gol di Zapata: «Ho sbagliato all'inizio dell'azione quando non ho accorciato. Poi ho cercato di dargli il sinistro che non è il suo piede forte e ho cercato di portarlo sull'esterno come ti insegnano da bambino»

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SUL FUTURO
«Il mio futuro in mano della società? Io sono un patrimonio della società, ho firmato un contratto fino al 2021. Sono qui, mi sento importante per la società e non vedo dove sia il problema. Se avessi voluto andare via avrei spinto per andare via lo scorso anno, quando ho ricevuto offerte. Avevo cominciato a studiare l'inglese. Anche il catalano? Chissà, forse...».

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SUL GOL SUBITO
«Dovevo stare più vicino a Zapata, quando la palla è arrivata a Danilo, e sul rinvio avrei potuto intervenire diversamente. Poi, ho concesso l'esterno nell'uno contro uno, ma va dato merito anche a Zapata di avere un grande fisico e una grande potenza. Ho cercato di farlo calciare nella maniera peggiore. È stato bravo e anche fortunato, perché la palla è passata in mezzo alle gambe di Buffon».

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Eri abituato a fare più gol a Torino che in trasferta
«Era ora anche in trasferta. Dopo Siviglia sono riuscito in un altro gol in trasferta, pure pesante, perché una sconfitta oggi sarebbe stata più difficile da digerire. Invece, è un punto guadagnato sulla seconda, che aumenta il distacco e adesso c'è da preparare bene la partita con il Milan, per poi affrontare la Champions League».

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Allegri ha detto che non era facile quell'uno contro uno con Zapata
«L'analisi l'ho fatta, credo anche molto limpida e pulita. Ho fatto un salvataggio, ho fatto un gol, di più non potevo fare. O meglio, di più, forse, potevo farlo all'inizio dell'azione dell'Udinese sul gol».

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Bonucci torna su quanto successo con Allegri
«Da parte nostra, secondo me, c'è stato il miglior modo di gestire quello che era successo e dove avevamo sbagliato, ognuno dei due nel rispetto dell'altro e dell'immagine della Juventus. Io ho pagato con l'esclusione e con la multa, ma questo, come si è visto dopo il gol dell'1-1, ha fortificato ancora di più il gruppo. Quindi, non sono soltanto parole, ma i fatti lo dimostrano».

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Quale sarà la ricetta per alleggerire la mente, perché la mente ci vuole al 100%, nel momento in cui arriveranno le partite di coppa?
«Sinceramente, a me vincere eccita, non logora. Oggi sono arrabbiato perché non abbiamo vinto, nonostante l'andamento della partita. Vincere e azzerare tutto quello che è stato il passato, te lo insegna questa maglia, te lo insegna l'atmosfera che c'è quando entri nello spogliatoio, perché è fatto da grandi campioni, che hanno vinto tanto in passato, ma che sono ancora affamati di vittorie. Questo deve essere sempre il nostro spirito, per arrivare in fondo a tutte e tre le competizioni e vincerle».

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Non avete perso, avete guadagnato un punto sulla seconda, eppure sei arrabbiato
«È più forte di me, vivo per la vittoria, vivo per vincere, e quando succedono questi mezzi passi falsi, pur positivi, perché abbiamo guadagnato un punto, mi rammarico per il fatto di non aver dato il 100%, perché stasera abbiamo concesso troppo, perché non eravamo al 100%, soprattutto nel primo tempo. Quello è un dispiacere, un rammarico, perché, secondo me, facendo meglio nelle due fasi, anche stasera avremmo portato a casa la vittoria. L'insegnamento è quello di dare sempre il 100%, altrimenti si fa fatica e, poi, io esco con questa faccia».

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È squillato il tuo telefono, con qualche grande club o allenatore internazionale, dopo quello che è successo con Allegri?
«Ho cambiato numero da poco, quindi, forse non ce l'hanno, perché non è squillato».

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È squillato il tuo telefono, con qualche grande club o allenatore internazionale, dopo quello che è successo con Allegri?
«Ho cambiato numero da poco, quindi, forse non ce l'hanno, perché non è squillato».

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