Serie A: tris Napoli, l'Atalanta frena la Roma. Pari Lazio e Fiorentina ko con l'Empoli

Solo un punto per la squadra di Spalletti, che scivola a -8 dalla Juve. Ne approfitta il Napoli che, vincendo contro l'Udinese, accorcia le distanze portandosi a -2 dai giallorossi
Serie A: tris Napoli, l'Atalanta frena la Roma. Pari Lazio e Fiorentina ko con l'Empoli© ANSA

TORINO - Solo un punto per la Roma in casa contro l'Atalanta, che orfana del 'Papu' Gomez e di Spinazzola spaventa i capitolini con Kurtic nel primo tempo prima di venire ripresa da Dzeko nella ripresa. Per i padroni di casa, ora a -8 dalla Juventus capolista, anche un po' di sfortuna sui legni colpiti nel secondo tempo da De Rossi e Nainggolan. Mentre la squadra di Spalletti perde punti dalla capolista, il Napoli ne approfitta per accorciare le distanze sul secondo posto. La squadra di Sarri, infatti, vincendo 3-0 al San Paolo contro l'Udinese, si porta a -2 dalla Roma. Nella zona Europa League così nulla di invariato, con i bergamaschi che restano quinti a un punto dalla Lazio (pirotecnico 2-2 sul campo del Genoa), a +2 sul Milan e a +4 sull'Inter (2-2 anche nel primo derby cinese a San Siro nell'anticipo mattutino). Nelle altre gare, in attesa di Sassuolo-Sampdoria e Napoli-Udinese, poker del Cagliari sul Chievo (4-0), inutile 0-0 del Palermo contro il Bologna e colpaccio salvezza dell'Empoli, che sbanca il campo della Fiorentina e si porta così a +5 sul Crotone, che ha pareggiato 1-1 in casa del Torino.

ROMA-ATALANTA 1-1 – Spalletti - che nel giorno della sua 400esima panchina in A non ha disposizione Emerson e il lungodegente Florenzi - conferma la difesa a quattro, con Rudiger e Mario Rui terzini ai lati di Manolas e Fazio e recupera De Rossi a centrocampo, mentre davanti sono Perotti e Salah i due ‘fiancheggiatori’ di Dzeko. Formazione rimaneggiata per Gasperini, che deve fare a meno del ‘Papu’ Gomez squalificato e degli infortunati Spinazzola e Drame, sceglie un 3-5-1-1 con Hateboer esterno sinistro e Kurtic a sostegno del centravanti Petagna. Atalanta subito pericolosa al 3’ ma Manolas è decisivo nel deviare in angolo sul ‘rigore in movimento’ di Hateboer. La Roma fatica a rendersi pericolosa e l’Atalanta - che non è squadra con timori reverenziali – al 22’ trova il gol: discesa di Conti sulla sinistra e cross basso per Kurtic, che di prima con il mancino trova l’angolino giusto lasciando di sasso Szczesny. Nainggolan e compagni accusano il colpo e per vedere la reazione attesa dall’Olimpico trova attendere la ripresa, quando Spalletti richiama in panchina Manolas per inserire Bruno Peres con Rudiger che trasloca al centro. E al 50’ arriva il pari: cross pennellato da Mario Rui col mancino, sponda di Salah per Dzeko che sul filo del fuorigioco scatta e insacca a porta vuota. La Roma ora c’è e al 56’ va vicina al sorpasso, ma è il palo a negare a De Rossi un gol da antologia in acrobazia. Al 64’ è invece la traversa a fermare un bolide scagliato dal limite con il destro da Nainggolan. Spalletti allora tenta il tutto per tutto e al 78’ getta nella mischia anche El Shaarawy al posto di De Rossi e capitan Totti per Perotti all’85’. Mosse che però non bastano: finisce 1-1 e la Juventus allunga a +8.

GENOA-LAZIO 2-2 - Nel giorno del suo ritorno in panchina al posto dell’esonerato Mandorlini, Juric riprende dal suo fedele 3-4-3. Ritorno al 4-3-3 invece per Simone Inzaghi, che schiera il tridente Anderson-Immobile-Keita mentre in mediana c’è il rientro di Parolo dalla squalifica. In avvio gran destro di Biglia che spaventa Lamanna dalla distanza ma a sbloccare la gara sono i liguri, con Simeone che anticipa Hoedt e di testa supera Strakosha. Al 23’ rigore negato alla Lazio, con Parolo atterrato da Burdisso a un metro dalla porta e ammonito per proteste da Maresca. I capitolini spingono a caccia del pari che arriva appena prima del riposo, quando l’arbitro - stavolta sì - concede il penalty per una respinta con le mani dello stesso Burdisso su un bolide di Felipe Anderson. Sul dischetto si presenta Biglia che si fa respingere il tiro da Lamanna ma poi non sbaglia il tap-in. Nella ripresa la Lazio insiste e dopo un tiro di Hoedt respinto da Lamanna, al 59’ reclama invano un altro rigore per l’atterramento di Keita da parte di Laxalt e a farne le spese è Simone Inzaghi, allontanato dalla panchina per proteste. Al 68’ si fa vedere anche il Genoa, ma Strakosha non si fa sorprendere sul sinistro al volo di Palladino, servito dall’ex di turno Pandev. Sono comunque gli ospiti a provarci di più e al 74’ è clamoroso l’errore di Lombardi, messo a tu per tu con Lamanna da Keita. Quattro minuti dopo si materializza così la beffa e su cross di Lazovic proprio Pandev non ha remore nel punire di testa la sua vecchia squadra prima di lasciarsi andare a un’incontenibile esultanza polemica contro il suo vecchio presidente Lotito. La Lazio però non si arrende e nel recupero, dopo l’espulsione del tecnico di casa Juric e un miracolo di Lamanna su Immobile, raggiunge il meritato pareggio con un preciso collo-esterno destro di Luis Alberto, che era subentrato a Parolo all’80’. Sembra finita e invece c’è tempo ancora per un’occasionissima sprecata da Milinkovic-Savic e un miracolo di Strakosha su Pandev.

FIORENTINA-EMPOLI 1-2 Paulo Sousa, orfano dell’infortunato, Gonzalo Rodriguez, schiera Saponara e Bernardeschi a sostegno di Kalinic nel 3-4-3, mentre Martusciello risponde con El Kaddouri a sostegno di Thiam e Mchedlidze. Al 7’ bel destro incrociato di Chiesa, ma Skorupski respinge sui piedi di Tello che spreca tutto calciando incredibilmente alto a porta vuota. La risposta empolese è immediata e prima Bernardeschi salva in ripiegamento su Krunic (8’), poi è Thiam a provarci su un'azione da corner ma il suo sinistro a giro è impreciso di un soffio. La gara è combattuta e a spezzare l’equilibrio al 38’ sono gli ospiti: cross di Thiam, Tatarusanu respinge corto in tuffo ed El Kaddouri appoggia in rete a porta sguarnita. Nella ripresa doppio cambio nei viola: al 61’ fuori Bernardeschi e Saponara, dentro Babacar e Ilicic. La mossa funziona perché al 64’ arriva il pareggio firmato da Tello, che raccoglie il cross di Borja Valero (scattato in sospetta posizione di fuorigioco) e supera Skorupski grazie anche alla deviazione di Veseli. I gigliati insistono, affamati di punti per sperare ancora nell’Europa, ma al 74’ imprecano per la traversa colpita da Ilicic su calcio di punizione e nel finale vengono beffati: contatto tra Borja Valero e Pucciarelli in area, l’arbitro indica il dischetto dove si presenta l’ex viola Pasqual che non fallisce e regala all’Empoli un successo pesantissimo nella corsa alla salvezza.  

CAGLIARI-CHIEVO 4-0 – Senza lo squalificato Pisacane e gli infortunati Barella, Ceppitelli, Dessena e Melchiorri il tecnico dei sardi Rastelli sceglie un 4-3-2-1 in cui Sau e Joao Pedro giocano a ridosso del bomber Borriello. Infermeria piena anche per Maran, che deve fare a meno di Birsa, Gamberini, Inglese, Rigoni, Sardo e Sorrentino e opta per un 4-3-1-2 in cui il tandem offensivo è composto da Meggiorini e Pellissier. Il Cagliari parte forte e al 10’ è già avanti: tiro di Tachtsidis e sulla respinta di Seculin come un rapace si avventa Borriello che fa 1-0 segnando il suo 15esimo gol in campionato. Il Chievo è stordito e cinque minuti dopo arriva anche il raddoppio, con Sau che danza in area e poi col sinistro sorprende il portiere dei veronesi. E come se non bastasse al 17’ gli ospiti perdono per infortunio Cacciatore, sostituito da Spolli. Prosegue così il monologo dei sardi che al 39’ calano il tris con Joao Pedro. E il Chievo? Si vede poco e quando riesce a creare qualcosa è Rafael a dirgli di no, come al 29’ sulla doppia chance di Pellissier e Gapke e poi al 43’ su Castro. Nella ripresa occasioni per entrambe le squadre ma il risultato non sembra voler cambiare più, almeno fino all’89’ quando la difesa ospite va in bambola e Joao Pedro raccoglie la palla in area per poi insaccare e calare il definitivo poker.

PALERMO-BOLOGNA 0-0 - Il nuovo tecnico rosanero Bortoluzzi, all’esordio dopo aver sostituito Lopez, senza lo squalificato Gonzalez schiera Sunjic (prima da titolare) e Andjelkovic come centrali di difesa e in attacco il tridente Balogh-Nestorovski-Trajkovski. Donadoni – che deve fare a meno degli indisponibili Donsah, Nagy e Rizzo – ritrova invece Taider in mediana mentre in attacco preferisce Petkovic a Destro, con Verdi e Di Francesco a supporto. Dopo una prima fase di studio intorno al ventesimo il primo botta e risposta: prima ci provano i siciliani con Bruno Henrique che incrocia troppo il destro su passaggio di Balogh, poi è Verdi a non sfruttare di testa la mancata uscita del portiere Fulignati sul cross di Di Francesco. Al 24’ il Bologna resta in dieci, con Pulgar che protesta in modo irriguardoso con l’arbitro ottenendo in cambio il rosso diretto. Nonostante l’inferiorità numerica gli emiliani potrebbero passare in vantaggio al 31’ ma Di Francesco, lanciato da Petkovic, dopo una fuga solitaria si fa ipnotizzare da Fulignati mentre due minuti dopo è il Palermo a mangiarsi le mani per la conclusione di Trajkovski murata da Torosidis. Nella ripresa i padroni di casa cercano di sfruttare la superiorità numerica ma il Bologna tiene bene, rischiando solo nel finale quando prima Diamanti (82’) e poi Sellai (88’) falliscono due ghiotte opportunità per riaccendere le speranze rosanero.

NAPOLI-UDINESE 3-0 - Maurizio Sarri non regala sorprese, confermando le indiscrezioni della vigilia e dunque l'intero undici visto a Roma contro la Lazio: Strinic preferito ancora a Ghoulam, Allan e Jorginho ancora dal primo minuto. Dall'altro lato Delneri lancia Heurteaux e Adnan in difesa, per il resto tutto confermato. Primi 45 minuti sottotono per Napoli e Udinese: tanto possesso palla da parte degli azzurri ma poche occasioni da ambo i lati. Nella ripresa, però, ci pensa Jorginho a far brillare la squadra. Il centrocampista si inventa un passaggio perfetto, nell'unico corridoio disponibile, per Mertens, messo praticamente davanti al portiere. Con freddezza il belga infilza Karnezis all'angolino firmando l'1-0. Dopo il palo colpito dall'Udinese, la squadra di Sarri raddoppia grazie ad Allan. L'ex bianconero riceve palla da Hamsik e, favorito da un rimpallo, lascia partire il destro depositando il pallone in rete per il 2-0. Gli azzurri non si fermano qui. Al 73' grandissimo suggerimento per Insigne, che taglia bene il campo e ci prova col tacco. Respinge Karnezis. Ci riprova Mertens, il cui tiro deviato finisce dalle parti di Callejon, che incrocia subito il destro e sigla il 3-0. 

 

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