Roma-Genoa 3-2: Totti, l'addio è da Champions

Il capitano giallorosso saluta con una vittoria che consegna il secondo posto alla squadra di Spalletti
Roma-Genoa 3-2: Totti, l'addio è da Champions© ANSA

ROMA - Totti nella leggenda, la Roma in Champions League. Il capitano saluta l'Olimpico consegnando ai suoi tifosi la qualificazione diretta per la massima competizione europea, una qualificazione rimasta in bilico fino all'ultimo secondo e per la quale i giallorossi devono ringraziare Perotti. Dopo 786 presenze e 308 gol Totti lascia: per lui è pronto un posto da dirigente, ma forse quello non ancora pronto è lui. 

ROMA-GENOA 3-2: TABELLINO E STATISTICHE

LA PARTITA - Il Genoa prova a congelare gli animi dei tifosi giallorossi accorsi all'Olimpico per l'ultima partita di Totti passando in vantaggio dopo soli 3 minuti. A sbloccare il risultato ci pensa Pietro Pellegri, 16enne attaccante del vivaio del Grifone che beffa Manolas sullo scatto verso la porta; solo Amedeo Amadei e Gianni Rivera erano più giovani al loro primo gol in Serie A. Il Genoa rischia di raddoppiare pochi minuti più tardi per colpa di un'uscita sconsiderata di Szczesny, ma la Roma non gioca solo per il secondo posto, ma soprattutto per il suo capitano e al 10' Dzeko trova il gol del pareggio: l'attaccante bosniaco prima colpisce il palo con il sinistro da posizione ravvicinata, ma poi è fortunato a ritrovarsi il pallone addosso e a spingerlo in porta con il basso ventre. La Roma domina, ma è troppo imprecisa e dopo poco più di un quarto d'ora Spalletti è costretto anche alla prima sostituzione: Emerson esce in barella per colpa di un inortunio al ginocchio potenzialmente molto grave. I giallorossi sono sempre in avanti e al 20' Dzeko si mangia la rete del sorpasso. La Roma crea un'opportunità dietro l'altra, ma non riesce a sfondare il muro eretto davanti la porta da Lamanna.

TOTTI, ADDIO DA CHAMPIONS - Totti entra in campo per la sua ultima partita con la maglia della Roma dopo 9 minuti nel secondo tempo. L'ingresso in campo del capitano giallorosso infiamma il pubblico dell'Olimpico, esultante a ogni tocco o scatto del numero dieci. Totti, subentrato a Salah, è regista, trequartista e, all'occorrenza, anche prima punta di una squadra che deve pensare soprattutto al futuro. La Champions League è in pericolo e il capitano deve essere leggenda ed eroe nello stesso momento. Una carriera contraddistina dalle volate perse e dai tanti secondi posti non poteva chiudersi che con una gara da dentro/fuori, capace di minari i piani per la prossima stagione dell'ambiente giallorosso, crollato dal sogno scudetto della scorsa settimana, all'incubo terzo posto. Ma forse non è un caso che a rimettere tutto a posto sia Daniele De Rossi: l'eterno "capitan futuro" riceve il testimone in un'ideala staffetta con Francesco Totti segnando un gol fondamentale per la Roma a un quarto d'ora dalla fine della partita. Il destino, però, decide di voltare le spalle al numero dieci giallorosso che al 79' deve raccogliere in rete il pallone del 2-2 di Lazovic. A questo punto il finale drammatico sembra ormai scritto, ma Perotti decide di segnare il suo primo gol su azione nell'ultimo minuto dell'ultima giornata di Serie A: il suo gol più bello, il suo gol più importante. La rete dell'argentino spedisce l'Olimpico in paradiso e Totti nella leggenda. 

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