Serie A, tra le big e le altre 14 c'è un abisso: 18 vittorie su 19

Escludendo gli scontri diretti, l'unica partita a fare eccezione è quella pareggiata dalla Lazio con la Spal
Serie A, tra le big e le altre 14 c'è un abisso: 18 vittorie su 19

TORINO - C'è un dato che emerge in maniera prepotente dalle prime 4 giornate di campionato: la forbice tra le favorite e le squadre di seconda fascia sembra essersi allargata ancora di più rispetto alle passate annate. La sensazione che Juventus, Napoli, Inter, Milan, Lazio e Roma siano destinate a giocare un torneo a parte è confermata dai numeri e sembra difficile che si possa stagliare all'orizzonte una rivelazione come l'Atalanta della stagione 2016/2017. Il 6-0 a zero del Napoli sul Benevento ha fotografato nitidamente il differenziale tra i valori in campo ma probabilmente non sarà l'unica goleada a cui assisteremo da qui alla fine del torneo. In Spagna e Inghilterra il trend sembra essere diverso: se, per esempio, prendiamo in considerazione i campioni in carica scopriamo che il Real Madrid ha perso punti con il Levante e il Chelsea con il Burnley. 

Andiamo ad analizzare i numeri di queste prime 4 giornate...

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Escludendo gli scontri diretti, le sei big del campionato italiano fin qui hanno disputato 19 partite e ne hanno vinte ben 18. L'unica gara a fare eccezione è quella pareggiata dalla Lazio in casa contro la Spal 0-0. Juventus e Napoli fin qui hanno giocato e vinto solo contro le medio-piccole: i bianconeri hanno piegato Cagliari, Genoa, Chievo e Sassuolo con  mentre la squadra di Sarri si è liberata con facilità (+13 di differenza reti) di Verona, Atalanta, Bologna e Benevento. Il Napoli nella passata stagione fece il record societario di punti ma rimpiange ancora le tante occasioni perse con le pericolanti: i 6 punti lasciati a Pescara, Genoa e Palermo avrebbero proiettato i campani al primo posto.

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Era dal 1960/1961 di fatto che tre squadre di Serie A non ottenevano quattro vittorie su quattro, rimanendo a punteggio pieno dopo 360 minuti di stagione. L'altra squadra a quota 12 è l'Inter che però a differenza di Juventus e Napoli ha già affrontato il primo snodo con una big, la Roma. La squadra di Spalletti è stata impeccabile contro Fiorentina, Spal e Crotone segnando 7 reti senza subirne. I nerazzurri in generale vantano la miglior difesa del campionato con 1 sola rete al passivo (quella di Dzeko all'Olimpico). Rispetto alle altre, la Roma ha una gara in meno (quella rimandata con la Samp) ma nei due incroci con Atalanta e Verona non ha fallito pur faticando molto nel match di Bergamo. La Lazio, scintillante con il Milan nel big-match della terza giornata, coltiva qualche rimpianto per il punto lasciato all'esordio contro la Spal. Montella invece dopo l'esordio in discesa di Crotone, ha sofferto più del previsto per portare a casa i tre punti contro Cagliari e Udinese.

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Il dato dei gol è ancora più lampante: sono 55 le reti fatte dalle big contro le sole 11 subite. La media è di quasi 3 gol a incontro. Se questo ritmo venisse confermato anche nelle restanti 34 giornate potremmo assistere a una classifica con 5-6 squadre sopra i 75 punti (l'anno scorso furono 3) e una quota salvezza ulteriormente abbassata verso i 30 punti (il Crotone si salvò con 34). Questi numeri rinfocolano il dibattito sull'opportunità di ridurre le squadre della Serie A che dalla stagione 2004-2005 è passata a 20. Tra i primi 5 campionati d'Europa solo la Bundesliga resiste a quota 18, un numero che sembra più congruo per non rischiare di sfociare nel livellamento verso il basso.

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TORINO - C'è un dato che emerge in maniera prepotente dalle prime 4 giornate di campionato: la forbice tra le favorite e le squadre di seconda fascia sembra essersi allargata ancora di più rispetto alle passate annate. La sensazione che Juventus, Napoli, Inter, Milan, Lazio e Roma siano destinate a giocare un torneo a parte è confermata dai numeri e sembra difficile che si possa stagliare all'orizzonte una rivelazione come l'Atalanta della stagione 2016/2017. Il 6-0 a zero del Napoli sul Benevento ha fotografato nitidamente il differenziale tra i valori in campo ma probabilmente non sarà l'unica goleada a cui assisteremo da qui alla fine del torneo. In Spagna e Inghilterra il trend sembra essere diverso: se, per esempio, prendiamo in considerazione i campioni in carica scopriamo che il Real Madrid ha perso punti con il Levante e il Chelsea con il Burnley. 

Andiamo ad analizzare i numeri di queste prime 4 giornate...

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