Serie A, il Napoli ribalta la Lazio e si conferma in testa. Il Milan piega la Spal di rigore

Tutto facile per l'Atalanta contro il Crotone, pareggi per Genoa e Sampdoria
Serie A, il Napoli ribalta la Lazio e si conferma in testa. Il Milan piega la Spal di rigore© /Agenzia Aldo Liverani S.a.s.

TORINO - Il Napoli vince in rimonta all’Olimpico approfittando della sfortuna della Lazio che perde per infortunio 3 difensori e chiude la contesa in 10. La gara dell’Olimpico si accende intorno alla mezzora: al 29’ Hamsik va vicinissimo all’harakiri colpendo il palo della porta difesa da Reina. Il portiere spagnolo capitola pochi secondi dopo e non è scevro di colpe: incursione sulla destra di Immobile che serve al centro dove trova la deviazione vincente di De Vrij. Il difensore olandese l’anno scorso aveva segnato due reti, l’ultima il 7 maggio nella goleada (7-3) contro la Sampdoria. Dopo l’autopalo, Hamsik colpisce anche un legno nella porta giusta: Mertens illumina l’azione, ma lo slovacco dopo aver saltato Strakosha è in posizione troppo defilata e sbatte contro il palo. Inzaghi, che nel primo tempo aveva sostituito Bastos per infortunio, nell’intervallo è costretto a rinunciare anche a De Vrij e con la difesa a 3 Basta-Leiva-Radu naufraga. Il Napoli la ribalta nello spazio di 5 minuti: è Koulibaly a suonare la riscossa siglando il pareggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il senegalese infila in porta dopo la respinta di Strakosha su Albiol. Il secondo gol porta la firma di Callejon, che segna di sinistro sfruttando il servizio di Hamsik. A calare il tris ci pensa Mertens che si inventa una palla telecomandata dalla fascia sinistra dopo essersi allargato per eludere l’uscita di Strakosha. Il Napoli sfiora subito il poker con Insigne: l’azzurro scarica il destro da fuori, Strakosha para e la palla carambola sul palo. L'appuntamento è rimandato solo di qualche minuto perchè nel recupero il 4° gol arriva con l'autografo di Jorginho su rigore.  Pokerissimo di vittorie per gli uomini di Sarri che si confermano in testa alla classifica al fianco della Juventus.

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Vittoria di rigore per il Milan a cui basta l’amministrazione controllata per liberarsi della Spal, alla terza sconfitta consecutiva. Gli uomini di Montella vanno in vantaggio al 26’ con il primo gol in Serie A di Ricardo Rodriguez: lo svizzero trasforma il penalty generato dal fallo ingenuo e netto di Gomis su Kalinic. La Spal inaugura la ripresa con un’occasione clamorosa: Bonucci respinge con il destro il pallone che Mattiello aveva indirizzato verso la porta di Donnarumma. A scacciare la paura è Kessie che si guadagna (fallo di Felipe) e trasforma il secondo penalty per i rossoneri.

Milan-Spal 2-0, tabellino, cronaca e statistiche

L’Atalanta continua la sua risalita verso i quartieri nobili della classifica spazzando via il Crotone. Al 5’ la sblocca Petagna che approfitta della grande giocata di Ilicic sulla destra e allunga la gamba sinistra per infilare la porta difesa da Cordaz. L’attaccante anche nella passata stagione segnò contro il Crotone. Il centravanti della Dea è protagonista anche del raddoppio, 20 minuti dopo: sulla sponda del numero 29, Caldara è bravo ad abbassarsi per colpire il pallone di testa e siglare il 2-0. La squadra di Gasperini chiude definitivamente la pratica al 38’: Ilicic parte dalla destra, si accentra saltando con nonchalance tre difensori e poi fredda Cordaz. I nerazzurri tornano dopo 7 mesi a collezionare due vittorie consecutive in casa completando la festa nella ripresa con la doppietta del solito Papu Gomez. Per il Crotone il gol della bandiera è di Tumminello, prodotto del vivaio della Roma, alla prima gioia in Serie A.

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Botta e risposta nello spazio di 10 minuti e Genoa e Chievo si accontentano di un punto nella sfida del Ferraris. Al 62’ il gol che illude il Genoa è di Laxalt che sulla respinta di pugno di Sorrentino, mette per terra il pallone e infila in porta. La gioia dei padroni di casa dura solo pochi minuti: al 72' Hetemaj trova una corsia preferenziale sulla sinistra e riesce a punire Perin. 

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L'unico zero a zero della quinta giornata è quello del Bentegodi dove la Sampdoria produce occasioni e calci d'angolo in serie ma non riesce mai a sfondare. L'occasione più clamorosa arriva pochi secondi prima del triplice fischio. Caracciolo salva in maniera miracolosa sul tentativo di Zapata, la palla finisce sul palo e beffa la squadra blucerchiata, al secondo pareggio consecutivo dopo quello contro il Torino.

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E’ Alessandro Matri, l’ex della partita, il grande protagonista del match della sfida della Sardegna Arena. Al 31’ il primo spartiacque: Pavoletti genera il calcio di rigore commettendo fallo su Matri, che va dal dischetto. Cragno si butta a sinistra ma è bravo ad alzare con i piedi la conclusione centrale. La scena si ripete al 60’: Pisacane atterra Sensi in area, dal dischetto va ancora Matri che angola il pallone e non lascia scampo al portiere del Cagliari. Per la squadra di Bucchi è il primo successo in campionato. 

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