Pagina 2 | Atalanta-Juve, la rassegna stampa. Casarin: «Il Var corregge possibili errori»

TORINO - Il giorno dopo la notte di Bergamo, sui maggiori quotidiani italiani si discute del Var e della sua applicazione. I due episodi incriminati: il gol annullato alla Juventus sul 2-1 e il rigore assegnato agli juventini e sbagliato da Dybala. Per Paolo Casarin, ex arbitro ed autore della rubrica "Fischio finale" sul "Corriere della Sera", le decisioni dell'arbitro Damato e del Var Orsato sono corrette: «A Bergamo la Var corregge i possibili errori: giusto annullare il gol e concedere il rigore». Casarin segnala anche una tendenza («l'atteggiamento di cautela dei difensori di fronte all'elevata quantità di rigori concessi dagli arbitri, dall'inizio della stagione») e definisce «inaccettabili» i quattro minuti impiegati dal Var in Torino-Verona per confermare la regolarità del primo gol della squadra di Pecchia.

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Su "La Gazzetta dello Sport" Francesco Ceniti promuove la decisione di Damato di annullare il gol di Mandzukic, in collaborazione con il Var, e ricostruisce quanto accaduto in occasione del rigore concesso alla Juve. «Al 36' l'arbitro dà un rigore alla Juve: fischia il tocco col braccio di Petagna (che fa un movimento innaturale con la spalla) sulla punizione di Dybala. Anche qui il Var Orsato ha dei dubbi e invita il collega a rivedere le immagini. Cosa che Damato fa, ma non trova un replay che lo convinca del tutto a cambiare la scelta: per questa ragione conferma la sua sensazione in presa diretta. [...] Insomma è un episodio interpretabile con l'arbitro che si assume (come è giusto che sia) la responsabilità di confermare il penalty».

La pensa diversamente Roberto Avantaggiato de "Il Messaggero", che critica Damato. «Non fa marcia indietro, invece, Damato malgrado anche qui vada a rivedere il titto al video, su un altro errore, che lo porta ad assegnare un rigore a favore della Juve (che Dybala sbaglierà) per una respinta del pallone con la spalla di Petagna (le immagini viste in tv sono eloquenti...) su punizione calciata dall'argentino della Juve. Per il "derogato" Damato, la speranza è che si sia trattato di una serata no».

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"La Repubblica" parla del gol non convalidato a Mandzukic come il primo caso di «annullamento per fallo retroattivo» e si sofferma su quanto accaduto allo stadio "Grande Torino". Il "teorema delle parallele" convalida il gol di Kean. «Al momento del fischio che annulla la rete, il video assistente Di Bello rivede le immagini per scegliere il fotogramma in cui ritiene che il pallone si stacchi dal piede di Cerci: un lavoro di coppia con il tecnico della tv a cui si chiede di andare un frame avanti o indietro fino a trovare il momento giusto. Poi, interviene un software che disegna sul campo una serie di linee parallele: il Var può spostarle, fino a posizionare la lindea del fuorigioco sul piede dell'ultimo difensore. Questo perché il software di Hawk-eye, provider scelto dalla Serie A, lo consente».

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Su "La Gazzetta dello Sport" Francesco Ceniti promuove la decisione di Damato di annullare il gol di Mandzukic, in collaborazione con il Var, e ricostruisce quanto accaduto in occasione del rigore concesso alla Juve. «Al 36' l'arbitro dà un rigore alla Juve: fischia il tocco col braccio di Petagna (che fa un movimento innaturale con la spalla) sulla punizione di Dybala. Anche qui il Var Orsato ha dei dubbi e invita il collega a rivedere le immagini. Cosa che Damato fa, ma non trova un replay che lo convinca del tutto a cambiare la scelta: per questa ragione conferma la sua sensazione in presa diretta. [...] Insomma è un episodio interpretabile con l'arbitro che si assume (come è giusto che sia) la responsabilità di confermare il penalty».

La pensa diversamente Roberto Avantaggiato de "Il Messaggero", che critica Damato. «Non fa marcia indietro, invece, Damato malgrado anche qui vada a rivedere il titto al video, su un altro errore, che lo porta ad assegnare un rigore a favore della Juve (che Dybala sbaglierà) per una respinta del pallone con la spalla di Petagna (le immagini viste in tv sono eloquenti...) su punizione calciata dall'argentino della Juve. Per il "derogato" Damato, la speranza è che si sia trattato di una serata no».

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