Malagò: «Dal Var non si torna indietro»

Il presidente del Coni: «È uno strumento fantastico. Occorre però accelerare assolutamente la tempistica. Fuori dal Mondiale? Sarebbe una tragedia sportiva per il nostro Paese»
Malagò: «Dal Var non si torna indietro»© ANSA

ROMA - Il presidente del Coni Giovanni Malagò è molto soddisfatto del Var e ai microfoni del programma "Radio anch'io sport" sottolinea che rispetto all'impiego della cosiddetta moviola in campo «non si può tornare indietro, non si deve». Questo strumento tecnologico che aiuta gli arbitri, ma è anche oggetto di qualche polemica fra gli addetti ai lavori, per il numero uno del Coni è invece «uno strumento fantastico. Occorre però accelerare assolutamente la tempistica, perché se ci sono dieci episodi in una partita non so che succede, ha aggiunto Malagò, ma gli errori dal'inizio dell'anno sono stati pochi».

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I MONDIALI - Malagò dice la sua anche su una possibile eliminazione della Nazionale italiana dai Mondiali del 2018: «Sarebbe una tragedia sportiva per il nostro Paese. Di tutte le cose che possono capitare a un presidente di federazione - ha aggiunto il presidente del Coni - che la nazionale non si qualifichi per i Mondiali sarebbe qualcosa da non augurarsi. Ma cerchiamo di essere ottimisti, anche se l'infortunio di Belotti ci preoccupa. Una sola volta nella storia - ha detto Malagò - l'Italia non si qualificò, in occasione dei Mondiali di Svezia nel 1958. Oggi la matematica ci fa capire che si andrà agli spareggi, e lì anche se siamo testa di serie, non troveremo squadre materasso»

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IL CASO - Malagò resta scettico, invece, sulla possibilità che in futuro il Barcellona possa staccarsi dal campionato spagnolo e giocare nella serie A italiana. La crisi spagnola e la vicenda del referendum catalano stanno investendo anche lo sport «ma in questo momento c'è molto spazio per la fantasia in tutti i settori, politico, economico e anche sportivo» ha detto Malagò. Per il numero uno dello sport italiano rispetto alla crisi catalana «le prospettive non sono affatto chiare. Fa molto effetto leggere le dichiarazioni di Piquè, secondo cui c'è solo un problema, "se Madrid non accetta quello che vogliamo fare, io non giocherò più con la maglia spagnola". Sono parole che fanno riflettere. Il Barcellona è fra le squadre più importanti, onestamente se ne sentono di queste cose, ma per il momento lasciano il tempo che trovano».

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