Agnelli oggi cerca l'assoluzione. E Pecoraro la dà a Lotito

Alle 16 l’appello del processo per i biglietti agli ultrà. Il presidente della Juventus era stato condannato a un anno di inibizione in primo grado
Agnelli oggi cerca l'assoluzione. E Pecoraro la dà a Lotito© LaPresse

TORINO - Andrea Agnelli oggi pomeriggio cercherà l’assoluzione davanti alla Corte d’Appello Federale, nel secondo round del processo sportivo legato alle irregolarità nella vendita dei biglietti da parte della Juventus. Claudio Lotito potrebbe non avere di questi problemi, visto che per il cosiddetto “Caso Anna Frank”, il procuratore federale Giuseppe Pecoraro, ieri mattina, ha chiesto il deferimento della Lazio, l’archiviazione per il suo presidente. La quasi contemporaneità dei due fatti fa saltare all’occhio la differenza di trattamento: da una parte Agnelli viene riconosciuto dal procuratore responsabile del rapporto con gli ultrà e pure consapevole dell’affiliazione alla ‘Ndrangheta di alcuni di loro (al contrario di quanto dice la giustizia penale); dall’altra Lotito viene ritenuto estraneo ai fatti degli adesivi razzisti, nonostante non fosse estraneo alla decisione di vendere i biglietti della Curva Sud dopo la chiusura della Nord per cori razzisti. Il procuratore Pecoraro avrà di sicuro le sue buone ragioni per aver chiesto l’archiviazione di Lotito (e fra queste non ci sarà certamente lo stretto legame e l’amicizia che c’è fra i due), tuttavia è curioso che da una parte il presidente di una società venga punito per il rapporto con gli ultrà e dall’altra venga ritenuto responsabile solo il club. In attesa di scoprire come evolverà la vicenda laziale, oggi probabilmente conosceremo la sentenza di secondo grado sul caso Juve-biglietti. “Probabilmente” perché con l’inizio dell’udienza alle 16 e con il rito “a sezioni riunite” della Corte d’Appello Federale, la sentenza potrebbe anche non arrivare in serata.

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