Pagelle Juventus: Chiellini superbo, Benatia insostituibile

TORINO - Ecco le pagelle della Juventus dopo la sfida contro l'Inter. Voti e giudizi del nostro inviato Antonino Milone

SZCZESNY NG
Rischia l'ipotermia, al netto di un sinistro di Brozovic che non gli fa neanche il solletico.

DE SCIGLIO 6.5
Perisic non combina nulla perché il bianconero gli toglie spazi e fiato.

BENATIA 7
Deve spendere un giallo per spegnere una ripartenza nerazzurra. Ora come ora, è insostituibile.

CHIELLINI 7
Superbo nel chiudere su un filtrante per Icardi, quindi sull'unica rasoiata di Candreva. Gladiatore vero, per una volta senza turbante, anche nelle proverbiali incursioni rugbistiche sui corner a favore.

ASAMOAH 6
Un buco difensivo su Candreva grida vendetta, poi l'Inter gli dà libertà di affondare. Però non deve mai uscire dal match, altrimenti sono guai. 

KHEDIRA 5
L'elogio della lentezza anche negli sganciamenti offensivi. A volte gli capita di intralciare persino le conclusioni dei compagni.
Dybala (30' st) 5.5 Non ha molto tempo per cambiare la storia.

PJANIC 6.5
Con Brozovic il duello si scalda immediatamente. Il croato lo tallona, il bosniaco se ne libera a fatica. Ma la regia del campione resta illuminante. All'uscita, poi, è scambio di “complimenti” con Allegri a favor di telecamera.
Bentancur (40' st) ng

MATUIDI 6.5
Ha polmoni giganti: si sciroppa pressing e sostegno ai compagni anche con sponde d'autore. 

CUADRADO 7
In progressione ricorda il Tomba di Calgary nel mitico '88. E quando è libero di armare il piede per il cross, il mal di pancia coglie gli avversari.

MANDZUKIC 5.5
Il piatt(in)o con cui in solitudine ha pietà di Handanovic non depone a suo favore. E' sventurato se con il capoccione manda la palla sulla traversa, in una serata di poca lucidità e imprecazioni sparse.

HIGUAIN 5.5
Per un tempo non ne becca una e lui tende a innervosirsi. Viste le difficoltà, s'inventa un pomposo dai-e-vai con Cuadrado. Pipita assistente più che perforante.

ALL. ALLEGRI 6.5
Ai punti avrebbe meritato di vincere. E con Dybala nel finale, più ritorno al 4-2-3-1, ha ancor meno fortuna.