Serie A, Spal-Torino 2-2: non basta Iago Falque

Dopo il doppio vantaggio, i granata smettono di giocare
Serie A, Spal-Torino 2-2: non basta Iago Falque© /Agenzia Aldo Liverani S.a.s.

FERRARA - Altro che gamberi, come diceva Mihajlovic! Tanti polli, sono i granata. Polli, e pure colpevoli. Ecco la carta d’identità di questo Toro che contro la Spal segna con Iago dopo 17 secondi, raddoppia (sempre con lo spagnolo) già al 10’ e poi smette di giocare, incassando a fine primo tempo il gol di Viviani e nella ripresa, via Var (rigore discutibile), il pari di Antenucci. Troppa ignavia, troppa presunzione, troppa stupidità, troppa immaturità. E quel palo di Belotti al 94’ (da un quarto d’ora i granata avevano ripreso a giocare!) non è solo un segno di sfortuna. E’ anche il simbolo di una beffa tanto crudele quanto meritata. Non a caso molti tifosi granata venuti fin qui hanno ricoperto di fischi i giocatori, alla fine. La cronaca, ora.

RECORD GRANATA (COME ZAPATA) - Pronti, via, gol: 17 secondi e Iago va a segno. Lancio di Molinaro per Iago Falque che scatta alle spalle di Cremonesi e con un diagonale volante infila Gomis. Per la cronaca, è il nono gol più veloce (conosciuto) della storia della serie A, a pari merito con la rete di Zapata della Samp proprio al Toro in questo campionato. E’ un primato storico granata, mentre il gol più veloce resta quello di Paolo Poggi, ex attaccante del Toro: 8 secondi, col Piacenza contro la Fiorentina, nel 2001. 

DOPPIETTA - Il Toro tracima subito, Gomis poco dopo blocca un tiro di Niang da lontano, quindi al 10’ arriva già il raddoppio. E ancora a firma di Iago: Salamon perde la palla in ripartenza, Baselli avvia il contropiede con Belotti, duetto e tiro finale del centrocampista solo davanti a Gomis. L’ex portiere granata para, Baselli si mette le mani nei capelli, ma Iago arpiona la respinta e scarica la palla in rete (7 gol in campionato, per il goleador stagionale del Toro).

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MIHA FURENTE - Da questo momento, però, il Toro comincia a tirare i remi in barca, progressivamente, colpevolmente, mentre la Spal (illuminata in particolar modo da Schiattarella) non perde la fiducia, ha il merito di crederci, di lottare, di correre il triplo dei granata. Che, oltretutto, cominciano anche a giocare in 10, tanto per cambiare: ringraziando il Gran Passeggiatore, Niang. N’Koulou svetta con un doppio salvataggio aereo, si susseguono le mischie in area, finché (con i ferraresi ormai da tempo in pressing, seppur inferiori tecnicamente) arriva la rete della Spal. Dopo che al 30’ Sirigu aveva dovuto parare con difficoltà un tiro di Schiattarella, al 42’ Baselli perde palla, Lyanco regala una punizione e dai 25 metri Viviani infila alla perfezione. Lo chiamano non a caso “il Pjanic di provincia”, viste le sue qualità balistiche: 5 gol su punizione negli ultimi tre campionati (i migliori sono Pjanic e Dybala: 7). In panchina, Mihajlovic è una furia: e ha ragione. Infine, al 45’, un tiro di poco a lato di Lazzari battezza l’estremo forcing finale della Spal, sulle ali dell’entusiasmo.

LYANCO KO - Ripresa. Si ricomincia e Lyanco si fa subito male. Al suo posto Burdisso. Non cambia invece il tema della partita e Antenucci sfiora presto il pari con un tiro sull’esterno della rete. Sembra incredibile, ma è così. I granata non riescono a tenere un pallone uno, collezionano errori nei fraseggi in ogni zona del prato, mentre i ferraresi continuano a spingere. Entra Berenguer per Niang, ma non basta (Paloschi per Floccari, sull’altro fronte). Al 21’ Sirigu confeziona una paratona su botta di Grassi e un istante dopo De Silvestri si scontra in area proprio con il centrocampista. Rigore dato a posteriori, col Var, dopo che Valeri aveva lasciato correre e negato, gesticolando, falli ravvisabili: e Antenucci trasforma, 2 a 2. Restano dei dubbi, ma la sostanza è che tutto è moralmente e sportivamente strameritato, per la squadra di Semplici. 

PALO: BEFFA PERFETTA - La beffa per i tifosi granata (tra l’altro: in massa, qui, con la curva Est esaurita, 1.600 posti) arriva ora. Dopo il pareggio. Perché i granata ricominciano improvvisamente a giocare: ma farlo prima? Il Toro tiene il pallino, ma la Spal si difende bene e sul taccuino annotiamo solo un tiro di De Silvestri di poco alto, da lontano, e poi il colmo della fregatura: un salvataggio sulla linea di Viviani, su testata di Belotti (da angolo) che era finita sul palo, al 49’. E così la beffa è davvero perfetta. Il fischio finale è, di conseguenza, una sentenza spietata, per i granata. E l’avvio di un bel Natale, per i ferraresi.   

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FERRARA - Altro che gamberi, come diceva Mihajlovic! Tanti polli, sono i granata. Polli, e pure colpevoli. Ecco la carta d’identità di questo Toro che contro la Spal segna con Iago dopo 17 secondi, raddoppia (sempre con lo spagnolo) già al 10’ e poi smette di giocare, incassando a fine primo tempo il gol di Viviani e nella ripresa, via Var (rigore discutibile), il pari di Antenucci. Troppa ignavia, troppa presunzione, troppa stupidità, troppa immaturità. E quel palo di Belotti al 94’ (da un quarto d’ora i granata avevano ripreso a giocare!) non è solo un segno di sfortuna. E’ anche il simbolo di una beffa tanto crudele quanto meritata. Non a caso molti tifosi granata venuti fin qui hanno ricoperto di fischi i giocatori, alla fine. La cronaca, ora.

RECORD GRANATA (COME ZAPATA) - Pronti, via, gol: 17 secondi e Iago va a segno. Lancio di Molinaro per Iago Falque che scatta alle spalle di Cremonesi e con un diagonale volante infila Gomis. Per la cronaca, è il nono gol più veloce (conosciuto) della storia della serie A, a pari merito con la rete di Zapata della Samp proprio al Toro in questo campionato. E’ un primato storico granata, mentre il gol più veloce resta quello di Paolo Poggi, ex attaccante del Toro: 8 secondi, col Piacenza contro la Fiorentina, nel 2001. 

DOPPIETTA - Il Toro tracima subito, Gomis poco dopo blocca un tiro di Niang da lontano, quindi al 10’ arriva già il raddoppio. E ancora a firma di Iago: Salamon perde la palla in ripartenza, Baselli avvia il contropiede con Belotti, duetto e tiro finale del centrocampista solo davanti a Gomis. L’ex portiere granata para, Baselli si mette le mani nei capelli, ma Iago arpiona la respinta e scarica la palla in rete (7 gol in campionato, per il goleador stagionale del Toro).

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