Lo scandaloso arbitro Rocchi ferma di nuovo il Torino: 1-1 in casa Sampdoria

La squadra di Mazzarri domina per tre quarti di partita (gol di Torreira e Acquah) ma resta in dieci per l'espulsione ingiusta del ghanese. Allontanato anche Mazzarri. Infortunati Obi e Rincon. Belotti entra nella ripresa
Lo scandaloso arbitro Rocchi ferma di nuovo il Torino: 1-1 in casa Sampdoria© Pegaso Newsport

TORINO - Un ottimo Toro, riveduto tatticamente da Mazzarri, equilibrato e brillante per trequarti di partita, tenace e coraggioso, sfiora la vittoria a Marassi contro la Sampdoria e conquista un punto comunque d’oro per mantenere inalterate le speranze di una Euro-rimonta. Ma, su tutto, impone la sua legge (la legge dell’ingiustizia) il solito Rocchi, insopportabile e prevenuto, chiaramente malevolo. Questo arbitro così irritante e sempre portato nel decidere a senso unico, dopo già una valanga di arbitraggi clamorosamente penalizzanti contro il Toro (e non solo nei derby), confeziona infatti un’altra prestazione da 3 in pagella. L’uso dei cartellini e del fischietto è stato assolutamente e pervicacemente dannoso, sempre e solo contro i granata. L’espulsione di Acquah per doppia ammonizione nel cuore della partita (dopo un primo giallo comminato al ghanese in modo decisamente esagerato e assurdo) frena, blocca il Toro proprio nel momento in cui i granata cominciavano a pregustare la possibilità di realizzare il colpaccio, dopo i gol di Torreira e Acquah. Poi, come se non bastasse, Rocchi caccia per proteste anche Mazzarri, più in là nel tempo: il tecnico granata non credeva ai suoi occhi, di fronte alle decisioni ripetutamente ingiuste di Rocchi. Cairo si farà sentire, una buona volta, adesso, o continuerà a “difendere”, a “tutelare” il Toro con il silenzio? Ora la cronaca del match.

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BASELLI, NUOVA TATTICA - Come da indiscrezioni della vigilia, Mazzarri cambia per la prima volta la formazione, rispetto alle 3 precedenti partite da lui guidate, e inserisce Acquah al posto di Baselli in mediana, spostando il bresciano più avanti (a restare in panca è Berenguer). L’obiettivo è dar vita a un 4-3-2-1 con Baselli e Iago dietro a Niang, liberi di svariare, che però in fase di non possesso può diventare anche un 4-1-4-1, con Rincon schermo davanti alla difesa e il senegalese pivot, in avanti. Tutto ciò per avere una squadra più muscolare, compatta e tenace tra la mediana e la trequarti, equilibrata tatticamente. E per liberare l’estro di Baselli, alla Hamsik prima maniera dei tempi mazzarriani a Napoli. Il tutto, contro una Samp disposta abbastanza a specchio, come di consueto, con Ramirez dietro a Quagliarella e Zapata. E con il play Torreira oppresso dal forcing di Baselli o Acquah.    

BARRIERA COL BUCO - La mossa di Mazzarri dà i suoi frutti, perché quasi tutto il primo tempo è progressivamente dominato dal Torino, in un crescendo a tratti anche esaltante, che esalta la copertura degli spazi, i ripetuti cambi di campo, la verve in special modo di Iago e Acquah, dello stesso Niang. Il Toro mostra brillantezza atletica e ferocia agonistica, crea in sequenza occasioni pericolose, ostenta personalità e coraggio. Sull’altro versante, la Samp appare invece sovente “incartata” tatticamente, incapace di andare al tiro, liberare spazi, arare le fasce. Linetty, Torreira e Barreto, il trio del centrocampo, deve badare più a coprire, che a offendere. E le punte sono... spuntate, povere di palloni giocabili. Tanto che già al 9’ il Toro potrebbe passare. Cross di Obi deviato da Acquah, Iago evita di tirare al volo a botta sicura (e sbaglia), però riesce ugualmente a liberarsi in dribbling: quindi, invece di piazzare la conclusione da due passi, lascia partire una bordata, deviata miracolosamente in angolo in scivolata da Murru. Due minuti dopo, all’11, la Samp però segna nell’unica occasione di tutto il primo tempo: punizione dalla trequarti, in barriera Barreto si abbassa furbescamente, i granata vicini bevono lo schema col trucco, e la botta di Torreira passa proprio lì, sopra la testa del paraguaiano, prima di infilarsi un Sirigu un po’ incerto, un po’ tradito.

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CHE REAZIONE! La beffa dell’1 a 0 potrebbe stordire e appiattire il Toro, che al contrario trova saggezza e forza morale, dentro di sé. Ricomincia a giocare, col baricentro più alto e un pressing più marcato,. fa suo il predominio del possesso palla, Iago e Niang fanno molto movimento in avanti portandosi a spasso i difensori, e man mano il pareggio si inizia a sentire nell’aria. Dopo un’azione individuale di Niang, assai insidiosa, ecco l’1 a 1, al 25’: lungo cambio di gioco di Burdisso per Iago sulla fascia, in profondità, servizio all’indietro per Acquah in arrivo, tiro da fuori di prima intenzione e deviazione involontaria di Murru che spiazza Viviano. Il gol è un po’ fortunoso, per la dinamica finale, ma assolutamente meritato, per quel che si è visto in campo.

ROCCHI IRRITANTE - Al 28’ Niang di trova in solitudine davanti a Viviano, seppur in posizione defilata, e il portiere respinge il suo pallonetto ravvicinato. Un minuto dopo, Iago per Niang, a un metro dalla linea di porta, e deviazione di tacco deviata da Viviano in angolo: ma l’arbitro Rocchi, in generale ancora una volta ingiusto e irritante per la distribuzione dei cartellini (e i gialli graziati ai doriani, da Ferrari a Bereszynski al già ammonito Ramirez), vede un fuorigioco. Il Toro continua a insistere, a martellare sino all’intervallo, mentre in mediana entra Ansaldi per Obi, dolorante alla schiena dopo un fallo subito. I granata aggirano ripetutamente la fase difensiva doriana, ma non riescono a trovare il passaggio giusto decisivo, il lampo del 2 a 1.

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ENTRA IL GALLO - Ripresa. Nessun cambio. E partita più equilibrata, adesso. La Samp è più mobile, alza il ritmo, ma non crea particolari pericoli, a parte due conclusioni nettamente a lato (di Zapata al tiro e, ben più tardi, di Ferrari di testa). Così, man mano, anche il Toro torna a uscire dal guscio. E al 15’ Viviano deve tuffarsi per neutralizzare un diagonale insidioso di Rincon. La partita è vivace, vibrante, ricca di brividi su entrambi i fronti, seppur i portieri non abbiano impegni fuori dall’ordinario. Finché, al 27’, Mazzarri schiera Belotti, per tentare il colpo. Ed esce un Niang visibilmente deluso dal cambio (ma anche stanco, ormai): tanto che il senegalese chiede spiegazioni a Mazzarri e ai suoi collaboratori. Sostituzione anche per la Samp: fuori Ramirez, dentro Caprari.

SCANDALO ROSSO - Poi, al 28’, Rocchi confeziona l’ennesima perla contro il Toro: sono anni che va avanti così, e non solo nei derby. L’arbitro ammonisce Acquah per un pestone su Caprari, dopo che a fine primo tempo aveva già dato un giallo al ghanese del tutto esagerato, assurdo (trattenuta su Quagliarella). Mazzarri si infuria, giustamente, mentre ordina al Toro di passare al 4-4-1. E poco dopo si fa male anche Rincon, probabile stiramento a una coscia: al suo posto Valdifiori. Brutto guaio, pensando all’Udinese, con Acquah che sarà squalificato e con pure Obi al momento infortunato, da valutare nei prossimi giorni.

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BELOTTI, INGIUSTIZIA E RIMPIANTO - In superiorità numerica, la Samp spinge maggiormente, e il Toro arretra. Ma al 37’ Rocchi non vuole vedere incredibilmente una spinta col braccio sinistro di Murru su Belotti, al limite dell’area, mentre corre in contropiede verso Viviano. E al 40’ lo stesso centravanti tira malamente fuori, in precario equilibrio, ancora davanti al portiere doriano: poteva essere il 2 a 1 per il Toro, i rimpianti sono enormi.

ROCCHI VERGOGNOSO: MAZZARRI OUT - Come se non bastasse, a 3’ dalla fine Rocchi caccia anche Mazzarri, per proteste, perché l’arbitro (andando contro il regolamento) non aveva fermato il gioco (se non troppo tardivamente) con De Silvestri a terra in area, tramortito e sanguinante al volto (testata di Quagliarella). E per alcuni minuti il Toro deve anche giocare in 9. Al 47’ Verre (entrato per Barreto) molla da fuori un sventola che Sirigu devia in angolo con un intervento eccezionale. Quindi la fine.

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